95 anni di Zagato celebrati con una mostra al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino
LEZIONE DI STILE. ZAGATO CONCLUDE L’INTENSA ANNATA 2014 (QUEST’ANNO IL CARROZZIERE MILANESE HA FESTEGGIATO 95 ANNI DI ININTERROTTA ATTIVITA’) CON UNA MOSTRA AL MUSEO DELL’AUTOMOBILE DI TORINO. 9 VETTURE TRA LE PIU’ SIGNIFICATIVE DELLA SUA STORIA E UNA RICCA “AREA DIDATTICA” RACCONTANO QUASI UN SECOLO DI STILE FUNZIONALISTA E RAZIONALISTA. PRESENTE ANCHE UNA DELLE DUE NOVITA’ DEL 2014: L’ASTON MARTIN VIRAGE SHOOTING BRAKE. LA MOSTRA RIMARRA’ APERTA FINO AL 15 MARZO 2015.
Si è aperta ieri al Museo Nazionale dell’Automobile Giovanni Agnelli di Torino la rassegna Zagato 95: Collectibles and Design since 1919 una mostra antologica che celebra 95 anni di storia del marchio di carrozzeria milanese.
La mostra racconta la storia del brand, fondato da Ugo Zagato nel 1919 a Milano, con due aree espositive ma, soprattutto, attraverso 9 vetture da collezione (d’epoca e moderne) eccezionalmente messe a disposizione dalle collezioni più prestigiose di tutto il mondo.
Zagato, marchio nato da una solida cultura aeronautica del fondatore è uno dei pochi marchi di carrozzeria italiana rimasti ancora in attività (oggi l’azienda è guidata da Andrea Zagato e Marella Rivolta-Zagato, terza generazione della famiglia). Oggi è un moderno Total Design Center che si dedica all’allestimento di vetture speciali da collezione in serie limitata in collaborazione con i marchi costruttori e allo sviluppo di progetti di design.
LE 9 VETTURE ESPOSTE
– Alfa Romeo 6C 1500 GS Testa Fissa 1933 (L’era delle Corse, Anni 10 – 20). L’esemplare in mostra è equipaggiato con uno dei rari 19 motori con testa fissa. Ha, inoltre, un pedigree prestigioso: ha corso per la Scuderia Ferrari e partecipato alla Mille Miglia del 1934 con alla guida Anna Maria Peduzzi (13esima assoluta e prima di classe).
– Lancia Aprilia Sport 1937 (l’era dell’Aerodinamica, Anni 30 – 40). Negli Anni 30 iniziano i primi studi sull’aerodinamica: iniziano a vedersi, sulle auto da corsa, forme più affusolate, parabrezza inclinati, parafanghi solidali con la carrozzeria e passaruota coperti. La Lancia Aprilia Sport fu commissionata da un concessionario di Milano e corse la Mille Miglia del ’38. Questa vettura ha poi fatto perdere le proprie tracce. Oggi, grazie alla tecnologia del Processo fotometrico di Zagato, è rinata partendo da due sbiadite foto in bianco e nero.
– Maserati A6G/54 1954 (l’era del Gran Turismo, Anni 50). La categoria Gran Turismo nacque alla fine degli Anni 40 a Milano come classe sportiva a metà tra la Turismo e la Sport. Elio Zagato, primogenito del fondatore, all’epoca pilota gentleman e “testimonial” dell’azienda di famiglia, ne fu uno dei maggiori promotori. Verso la fine degli Anni 50 Zagato, specialista in carrozzerie sportive e da corsa, collaborava con tutti i marchi più famosi di allora: AC Cars, Alfa Romeo, Aston Martin, Ferrari, Fiat, Fiat-Abarth, Lancia, Maserati, Osca e Porsche. La Maserati A6G54 Zagato era la versione più estrema del coupé sportivo 2 litri della casa del Tridente, la migliore per le corse.
– Lancia Flavia Super Sport Zagato 1967 (l’era delle Fuori Serie, Anni 60 e 70). All’inizio degli Anni 60 Zagato ha raggiunto una dimensione “semi-industriale”. Ora tutti i marchi del settore sono diventati “carrozzieri assemblatori”. Zagato si occupa di allestire le versioni fuoriserie (letteralmente “fuori dalla serie”) più sportive per i grandi costruttori. La Lancia Flavia Super Sport rappresenta un’evoluzione ulteriore della Flavia Sport di qualche anno prima. Presentava un design nuovo, molto innovativo per l’epoca. Ma nacque nel periodo sbagliato (la Lancia stava per essere acquisita dalla Fiat) e rimase un prototipo.
– Alfa Romeo S.Z. (L’era del CAD / CAM / CAE, Anni 80 e 90). In questo periodo Zagato iniziò a progettare le proprie carrozzerie con l’utilizzo di tecnologie informatiche. Andrea Zagato, salito alla guida dell’azienda, decise di abbandonare il business di carrozziere assemblatore per dedicarsi alla realizzazione di modelli speciali in serie limitata e prototipi ma seguendo un approccio innovativo. La carrozzeria dell’Alfa Romeo S.Z. (1.000 esemplari prodotti) è stata la prima al mondo progettata al CAD. E’ in materiale plastico agganciato alla scocca.
– Fiat 500 Coupé Zagato (2011). Presentata al Salone dell’Auto di Ginevra del 2011, celebra la lunga collaborazione tra Zagato e il marchio torinese. Essa suggerisce una versione della piccola utilitaria trendy adatta soprattutto per un pubblico maschile.
– Alfa Romeo TZ3 Stradale (2011). Essa celebra la tradizione delle Alfa Romeo sportive e Gran Turismo. Essa fa parte del progetto TZ3 lanciato da Zagato nel 2010 per festeggiare i 100 anni Alfa Romeo. Il primo passo è stato la TZ3 Corsa (esemplare unico) del 2010. Successivamente Zagato ha consegato il primo dei 9 esemplari della TZ3 Stradale. Essa è una moderna auto da collezione d’atelier, con una meccanica attuale (Viper ACR da 640 Cv) e sulla quale il carrozziere realizza il proprio vestito, progettato in realtà virtuale e realizzato, il più possibile, con metodi artigianali.
– BMW Zagato Coupé (2012). E’ stata presentata al Salone d’Eleganza Villa d’Este del 2012. E’ una V-Max concept, un’auto pronta per l’omologazione su strada e già capace di prestazioni elevate. Questo rispecchia la filosofia di Zagato, tradizionalmente orientato a “vetture cliente”. Nella sua storia, infatti, quasi mai sono stati costruiti modelli statici. La Coupé è stata seguita, 6 settimane dopo, dalla versione Roadster.
– Aston Martin Virage Shooting Brake Zagato (2014). E’ l’ultimo modello della trilogia Aston Martin Centennial con cui Zagato ha celebrato 100 anni del marchio inglese. Le prime due vetture, la DBS Coupé Centennial e la DB9 Spider Centennial, sono state presentate a Kensington Garden durante i festeggiamenti ufficiali, nel luglio 2013. Il terzo modello, lanciato a Chantilly Arts & Elegance dello scorso settembre 2014, completa il progetto: 3 automobili in esemplare unico, 3 differenti carrozzerie, 3 differenti donor car, 3 clienti di differenti continenti (America, Europa, Asia).