La corsa più bella del mondo ha creato, come era logico attendersi, un vero pellegrinaggio di curiosi e appassionati verso il centro di Brescia per respirare quell’atmosfera unica che riesce a riempire di unicità l’evento.
Ieri e oggi le vie del centro si sono gremite di gente e di automobili, rigorosamente costruite tra il ’27 e il ’57, per ammirare uno spaccato di storia di tecnica automobilistica e, attraverso le auto, fase storiche importanti: la nascita della Mille Miglia (le OM e le Bugatti), il dominio Alfa Romeo degli Anni 20 e 30, il Fascismo (presente un’Alfa tipo Pescara appartenuta a Mussolini), la ripresa dopo gli eventi bellici (le piccole barchette Sport), l’epopea Ferrari degli Anni 50.
Tre Mercedes 300 SLR, la n.722, la 658 e la 704, hanno dato il via alle danze scendendo per prime dalla pedana di Viale Venezia. Ovviamente, bordo della Freccia d’Argento n.722 c’era Stirling Moss (mancava, purtroppo, Denis Jenkinson, scomparso nel ’96) il vincitore dell’edizione del 1955 esattamente con la mostruosa auto da corsa con cui stabilì la media record sul percorso, oltre 157 di media.
Sono numerosi gli equipaggi si contenderanno la vittoria alla 1000 Miglia 2015: Giordano Mozzi e Stefania Biacca, vincitori della scorsa edizione, tenteranno di portare a casa il terzo successo. A insidiarli ci saranno Tonconogy e Berisso su Bugatti (vincitori nel 2013), Ferrari-Ferrari (Bugatti), Moceri-Galliani (Chrysler), Giuliano Cané (Bugatti) e Vesco-Guerini (Siata).