Audi ce l’ha fatta per la dodicesima volta cogliendo la vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2013. Il team Joest, ufficiale Audi, con le Audi R18 E-tron quattro del 2012 ha piazzato un ottimo risultato: primo, terzo e quarto posto assoluti nella più antica competizione su pista ancora “attiva.
L’equipaggio Kristensen / Duval / McNish ha percorso i 347 giri dello storico circuito della Sarthe (13 chilometri) sempre al comando. La vettura Turbodiesel – ibrida tedesca ha condotto la gara in testa fin dal primo giro senza mai essere ostacolata o insidiata nella sua strategia.
Al secondo posto si è classificata la Toyota TS 030 Hybrid n.8 ufficiale guidata da Davidson / Buemi / Sarrazin, anche lei estremamente regolare nelle 24 ore di gara. L’altra vettura del team Toyota Racing, con numero di gara 7, ha dovuto cedere il suo straordinario terzo posto all’Audi R18 guidata da Gené / Di Grassi / Jarvis. La supercar giapponese, a circa un’ora dalla fine della corsa, sorpresa da un diluvio, è uscita di pista danneggiando seriamente l’anteriore. Rientrata ai box i meccanici sono riusciti a rimetterla in sesto e permetterle di rientrare in corsa e giungere quarta assoluta.
In quinta posizione si è classificata la terza Audi R18 E-Tron quattro ufficiale, attardata nella serata di ieri da guasti meccanici.
Nella categoria LMP2 è giunta per prima al traguardo la Morgan Nissan guidata da Baguette / Gonzalez / Plowman.
Porsche AG, presente ufficialmente a Le Mans con le 991 GT3 RSR, si è presa la soddisfazione di vincere la classe LM GTE Pro grazie all’ottimo ritmo tenuto da Lieb / Lietz / Dumas. Nella categoria LM GTE Am, infine, ha trionfato la Porsche 911 GT3 RSR del team Imsa Performance Matmut condotta da Narat / Bourret / Vernay.
L’edizione 2013 della 24 Ore di Le Mans manterrà anche l’amaro ricordo per la scomparsa del pilota danese Alan Simonsen.
Al terzo giro, mentre era al volante della sua Aston Martin V8 Vantage dell’Aston Martin Racing, ha perso aderenza a causa dell’asfalto bagnato ed è volato contro le barriere di produzione. Il pilota è morto a causa dei traumi riportati.
Prima della premiazione ufficiale, la bandiera danese è stata issata a mezz’asta sul palco delle premiazioni, un tributo al pilota scomparso.