Al Salone di Torino del 1955 una Fiat 600 TS Coupé Zagato faceva bella mostra di sé nello stand del carrozziere milanese. Secondo le cronache sono da attribuire a quei giorni i primi incontri tra Carlo Abarth e Elio Zagato (primogenito di Ugo Zagato, fondatore dell’azienda nel 1919).
L’uno conosceva già la notorietà dell’altro e le rispettive talentuosità nei rispettivi campi d’appartenenza. Carlo Abarth propose a Elio Zagato di “vestire” la scocca della Fiat 600 con motore potenziato dall’Abarth con una leggera carrozzeria d’alluminio. Sarebbe stato un prodotto straordinario per i clienti sportivi, i cosiddetti “gentleman driver” che affollavano la categoria Gran Turismo.
Al Salone di Ginevra del marzo 1956 esordiva la Fiat-Abarth 750 GT Zagato. Si trattava di un Coupé estremamente leggero (meno di 550 kg) con motore ulteriormente potenziato a 43 Cv a 5.800 giri. La carrozzeria si distingueva per il padiglione con forma a “doppia gobba“, una firma per il carrozziere milanese, che proseguiva in coda con le due prese d’aria per il vano motore.
La 750 Abarth Zagato si dimostrò subito un potente volano per la clientela sportiva. Il 3 marzo ’56 esordì sull’Autodromo di Monza e alla successiva Mille Miglia di fine aprile ben 10 Fiat “derivate Abarth” si iscrissero. Quella guidata da Domenico Ogna si impose nella categoria Gran Turismo di serie fino a 750 cc. L’anno dopo, all’ultima tragica Mille Miglia presero parte 20 Fiat-Abarth iscritte in classe GT fino a 750. 16 arrivarono al traguardo, con quella di Alfonso Thiele, vincitrice della sua categoria. Un’altra 750 GT Zagato, guidata da Marino Guarnieri, si impose nel Gran Premio Nuvolari lungo il tratto Cremona-Mantova-Brescia a oltre 147 km/h di media.
La stagione ’57 fu un vero trionfo per la 750 GT Zagato, conclusasi con la conquista del Campionato Italiano Velocità e nel Trofeo della Montagna. Il successo del binomio Abarth – Zagato dilagò anche all’estero, dove la clientela apprezzava sempre di più l’affidabilità del prodotto e le elevate prestazioni.
Il coupé monoalbero con carrozzeria Zagato ebbe un’altra stagione straordinaria anche nel ‘58, ancora in entrambi i campionati, rispettivamente per merito di Vittorio Feroldi de Rosa ed Ernesto Prinoth.
Ma la parabola discendente era già iniziata. Nel ’59, infatti Carlo Abarth introdusse la 750 Record Monza Zagato (57 Cv) con un nuovo motore bialbero, un salto di qualità importante rispetto alla 750 GT Zagato con motore monoalbero
Per Carlo Abarth non fu difficile immaginare di affiancare alla versione chiusa una 750 con carrozzeria Zagato ma scoperta. Questa avrebbe dovuto essere un’Abarth più turistica. La nuova Fiat-Abarth 750 GT Spider Zagato esordì al Salone di Torino del’57. Benché attesa con grande interesse dalla clientela, questa versione, unitamente a una analoga proposta creata da Allemano l’anno successivo, furono accolte timidamente.
Stilisticamente, infatti, suscitò numerosi interrogativi il contrasto tra la coda imponente e massiccia e il frontale alleggerito, oggetto di svariati tentativi di applicazione dei paraurti.
Il successo commerciale non arrise questa versione. Si stima che gli esemplari con carrozzeria Zagato complessivamente prodotti siano stati circa una decina.
MOTORE | |
Motore | Posteriore, longitudinale, a sbalzo, 4 cilindri in linea (Fiat 600) |
Cilindrata | 747 cc |
Alimentazione | 1 carburatore Weber 32IMPE |
Distribuzione | 1 albero a camme in testa, 2 valvole per cilindro |
Potenza | 43 Cv a 5.800 giri |
TELAIO | |
Telaio | Struttura autoportante |
Sospensioni | Anteriori a ruote indipendenti, bracci superiori oscillanti balestra inferiore trasversale, ammortizzatori idraulici. Posteriori a ruote indipdendenti, bracci oscillanti, molle elicoidali |
Sterzo | Vite e settore |
Freni | A tamburo, comando idraulico |
TRASMISSIONE | |
Trazione | Posteriore |
Cambio | 4 marce + RM |
DIMENSIONI E PESI | |
Dimensioni | Lungh. 3.480 mm, largh. 1.340 mm, alt. 1.119 mm, passo 2.000 mm |
Peso | 535 kg |
PRESTAZIONI | |
Velocità max. | 150 km/h |
PREZZI | |
Prezzo (1956) | 1.340.000 Lire |