Addio a Carroll Shelby
E’ mancato ieri Carroll Shelby. Una delle figure più di spicco dell’automobilismo sportivo americano, e tutto il settore automobilistico mondiale, aveva 89 anni.
Voci autorevoli del collezionismo dicono di lui che sarà per sempre ricordato come l’uomo che osò sfidare la Ferrari e riuscì a vincerla sul suo stesso terreno.
Nato a Leesburg, in Texas, nel 1923, ancora fanciullo si stabilì con la famiglia a Dallas. Già in gioventù, si racconta, fu appassionato di motori. Affascinato dalla meccanica, entrò nell’Army Air Corps e cominciò per lui una carriera nell’aria. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu incaricato di riparare aerei e impiegato come tester di velivoli.
Finita la guerra tentò prima il business dei trasporti pesanti, quindi del petrolio e infine con l’allevamento di polli. Per hobby, nel tempo libero si dedicò alla preparazioni d’auto. Cosa che, naturalmente, richiedeva molti test e che questi eseguiva meticolosamente in gara. E qui ottenne tante vittorie da iniziare a essere notato negli ambienti che contano. Iniziò per lui una brillante carriera come pilota, guidando per Cadillac, Maserati e Aston Martin. A metà Anni ’50, per ben due volte, la rivista Sports Illustrated lo nominò Driver of the Year.
Nel 1958 e nel 1959, vinse la 24 Ore di Le Mans, la competizione più prestigiosa della storia. Nel 1961 scelse di ritirarsi, spinto anche dal verificarsi di problemi cardiaci. Fondò la Shelby School of High Performance Driving.
Ma contemporaneamente iniziò la sua avventura come tecnico e imprenditore. Prese un motore Ford V8, lo installò in un telaio AC Ace proveniente dall’Inghilterra e creò la Cobra, una delle auto più straordinarie della storia dell’auto, oggi pluri-replicata ai quattro angoli del pianeta. Fu un’auto in continua evoluzione, simbolo della tensione del suo ideatore verso la perfezione. Ma non fu l’unica meraviglia creata da Shelby. A lui si deve anche lo sviluppo della Ford GT40 dopo un debutto in sordina. Con la nascita della GT40 MK2, il dominio della Ferrari a Le Mans fu interrotto e Ford vinse la classica francese per quattro anni consecutivi dal 1966 al 1969.
Nel 1965 passò alla Ford, che gli chiese di inventarsi qualcosa per vincere contro le Corvette. Si inventò la Mustang GT350, l’arma contro la General Motors.
Più recentemente la passione e l’esperienza di Carroll Shelby hanno portato alla definizione delle caratteristiche della Chrysler Viper e delle versioni potenziate della Ford Mustang come la GT500 presentata nel 2008.