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Assicurazione auto, arriva la stangata da 2 miliardi: se abiti qui scappa | ti stanno fregando da due anni

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In questa zona ti stanno svenando. Dovresti cambiare prima di ritrovarti al verde, arriva l’ennesima stangata.

Il mercato delle assicurazioni auto in Italia ha subito una trasformazione che si traduce in una “stangata” di circa 2 miliardi di euro.

La notizia è particolarmente allarmante per chi vive qui in particolare, dove i premi assicurativi sono aumentati vertiginosamente, tanto che spostarsi o cambiare residenza potrebbe sembrare una mossa conveniente per risparmiare.

Perché i premi assicurativi stanno aumentando? Diversi fattori stanno contribuendo all’aumento dei costi delle assicurazioni auto.

Per chi vive in questa area, la situazione può sembrare insostenibile. I rincari sono stati continui negli ultimi due anni, tanto che molti automobilisti si sentono “fregati” dalle compagnie assicurative.

Aumento delle Tariffe Rc Auto: 2 miliardi di euro

Gli automobilisti italiani hanno assistito a un consistente aumento delle tariffe Rc auto. Dal 2022, infatti, i costi medi delle polizze hanno subito un incremento del 17,3%, passando da 353 euro a gennaio 2022 a 414 euro a settembre 2024. Questo aumento ha generato un impatto economico notevole, stimato in circa 2 miliardi di euro complessivi, una cifra che grava direttamente sulle tasche dei consumatori italiani. Secondo un rapporto pubblicato dal Codacons, questi aumenti sono considerati ingiustificati e sproporzionati, soprattutto se confrontati con i profitti delle compagnie assicurative, che nel 2023 hanno raggiunto ben 8 miliardi di euro.

L’analisi delle tariffe Rc auto evidenzia notevoli disparità a livello territoriale, con incrementi più marcati in alcune città rispetto ad altre. A Roma, ad esempio, le polizze hanno visto un aumento del 27,2%, che corrisponde a circa 103 euro in più rispetto al 2022. Questo ha portato il costo medio nella capitale ben al di sopra della media nazionale, una tendenza che si riscontra anche in altre grandi città italiane. La città di Prato registra il costo medio più alto per la Rc auto, con una media di 601 euro per polizza, una cifra che risulta particolarmente elevata anche rispetto ad altre aree del Paese. Al polo opposto, Enna si distingue come la città italiana con le tariffe Rc auto più basse, con una media di 294 euro. Queste differenze mettono in luce la necessità di un monitoraggio e di una regolamentazione più uniforme per garantire che le tariffe siano giustificate e commisurate al contesto locale.

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Le richieste del Codacons e le proposte di riforma

Per affrontare questa situazione, il Codacons chiede un maggiore controllo e monitoraggio del settore delle assicurazioni auto. L’obiettivo è verificare le motivazioni alla base degli aumenti e assicurarsi che le compagnie non stiano applicando rincari eccessivi o non giustificati. Inoltre, alcune associazioni dei periti hanno avanzato proposte di riforma per rendere il settore più competitivo e trasparente. Attualmente, il risarcimento diretto è obbligatorio in Italia, consentendo agli assicurati di richiedere il risarcimento dei danni direttamente alla propria compagnia assicurativa. La proposta di renderlo facoltativo avrebbe lo scopo di incentivare una maggiore concorrenza tra le compagnie e consentire agli automobilisti di avere più opzioni e una maggiore autonomia nella scelta della compagnia assicurativa.

In alcuni Paesi europei, come la Francia, i certificati assicurativi possono essere trasferiti tra differenti compagnie senza che l’assicurato perda il proprio storico di guida o i benefici accumulati. Questa misura potrebbe incentivare una maggiore concorrenza nel mercato e ridurre le barriere che attualmente limitano il cambio di compagnia, offrendo agli automobilisti una maggiore libertà di scelta. Le scatole nere sono sempre più diffuse nelle polizze Rc auto, ma spesso i consumatori non hanno informazioni chiare su come vengono utilizzati i dati raccolti. L’introduzione di norme più rigide e trasparenti sulla gestione e l’utilizzo dei dati della scatola nera, così come delle perizie, è considerata essenziale per garantire una maggiore tutela degli automobilisti. Una delle proposte delle associazioni dei periti riguarda, poi, l’innalzamento degli standard di formazione e certificazione per i professionisti del settore. Questo miglioramento potrebbe garantire una maggiore competenza e affidabilità delle perizie e dei servizi offerti, contribuendo a migliorare la qualità del settore.