In occasione dell’IAA di Francoforte 2013, Audi ha presentato, oltre all’Audi Sport quattro concept già annunciata, l’Audi nanuk quattro concept.
Concepita come la più sportiva delle crossover immaginabili, coniuga il dinamismo di una auto sportiva con motore centrale con la versatilità di una vettura ideale per il tempo libero.
L’Audi Nanuk Quattro Concept è infatti adatta a ogni situazione di mobilità e a ogni tipo di terreno: dai circuiti all’autostrada, dalle tortuose strade di campagna al fuoristrada, dalla sabbia alla neve.
L’Audi Nanuk Quattro Concept nasce dalla collaborazione con l’Italdesign di Giorgetto Giugiaro riprendendo in parte il tema dell’Italdesign Parcour esposta al Salone di Ginevra dello scorso marzo.
L’elemento più interessante della meccanica è certamente l’inedito 10 cilindri Turbodiesel TDI, installato longitudinalmente davanti all’asse posteriore e visibile attraverso un ampio lunotto. Anche se il Gruppo ci ha già abiutati a simili frazionamenti (il V10 TDI, in passato, ha trovato posto nella Vw Touareg, nella Phaeton e nell’Audi R15 da corsa) questa unità è stata progettata e sviluppata ex-novo per stabilire nuovi parametri di efficienza (potenza elevata ma, allo stesso tempo, consumi ed emissioni ridotte).
Questo potente propulsore diesel da 5 litri eroga oltre 544 Cv di potenza e trasmette, già da 1.500 giri, 1.000 Nm di coppia. La sua sovralimentazione biturbo a doppio stadio è controllata dal sistema Audi valvelift (AVS).
Grazie alla struttura portante Audi Space Frame (ASF) in leggero alluminio e ai componenti in materiale plastico rinforzato in fibra di carbonio (CFK), pesa 1.900 kg ed è in grado di accelerare sullo 0-100 in 3″82 e di toccare 305 km/h.
Il propulsore è abbinato al cambio S tronic a 7 marce posizionato dietro al motore e alla trazione integrale quattro per un consumo medio che si attesta a 7,8 litri/100 km.
Questo risultato si ottiene anche grazie all’innovativo sistema di gestione termica con i suoi circuiti di raffreddamento separati e la pompa dell’olio regolabile in modo continuo.
Le ruote da 22″ mostrano dischi freno in ceramica con fibra di carbonio per un’elevata resistenza termica e un’estrema resistenza all’usura.
Il sistema sospensivo si avvale di sistema Adaptive Air Suspension grazie al quale le sospensioni pneumatiche hanno ammortizzatori controllati elettronicamente.
Il guidatore può regolare manualmente l’altezza dal suolo su 3 livelli: normale, 30 millimetri più basso oppure 40 millimetri più alto.
Dall’altro lato, il sistema regola il livello della carrozzeria basandosi sulla velocità di marcia e sui dati di navigazione predittivi forniti dal sistema di navigazione.
Ad esempio se si sta viaggiando a velocità moderata in autostrada la Nanuk rimane abbassata ma, non appena si svolta su di uno sterrato, la macchina automaticamente si solleva.
L’Integral Steering combina l’efficace sterzo dinamico Audi (in grado tra le altre cose di intervenire al limite di sterzata garantendo una maggiore stabilità) con uno sterzo supplementare per le ruote posteriori. A tale scopo vengono attivate due barre di accoppiamento attive tramite attuatori separati.
La spigolosa show car, verniciata in Extreme Red, presenta una griglia single frame esagonale ultrapiatta con cornice in alluminio.
Le luci diurne dinamiche funzionano al tempo stesso da indicatori di direzione dinamizzati.
Grazie alla nuova tecnologia Audi Matrix LED (introdotti sull’Audi A8) durante la marcia con anabbaglianti accesi la macchina ha un aspetto sobrio e minimalista mentre con con gli abbaglianti appare tesa e concentrata.
Il profilo anteriore dei parafanghi forma un angolo dei blister appuntito, tipico della Casa dei quattro anelli, mentre quello posteriore pare allungarsi sopra la ruota come fosse un’onda.
Dietro l’apertura delle porte è posizionata una grande lamella laterale verticale come sull’Audi R8, attraverso la quale l’aria raggiunge il V10 TDI. Una seconda lamella mobile più piccola e dietro il cristallo laterale agevola il flusso d’aria che attraversa il vano motore.
Per gli interventi di manutenzione si può sollevare l’intero rivestimento del posteriore in un unico pezzo come per le auto
da corsa.
I bagagli vengono riposti nella parte anteriore della vettura, con spazio per due trolley o una sacca da golf.
All’interno dell’abitacolo, un’isola in carbonio evidenzia la presenza della plancia con tutti gli indicatori a servizio di chi guida.
Tutti gli elementi di comando, tra cui il comando del sistema air suspension,il touch wheel per le funzioni di navigazione e multimediali e gli indicatori di direzione si concentrano sulla consolle del tunnel centrale e sul volante.
I sedili, con schienali abbattibili e rivestiti d’elegante pelle nella tonalità di colore grigio minerale, hanno fianchetti pronunciati e appoggiatesta integrati regolabili elettricamente.
Invece di strumenti di misurazione e indicatori la plancia strumenti esibisce una strumentazione programmabile liberamente in ragione dell’utilizzo o delle proprie esigenze: contagiri, mappa di un circuito, informazioni sui parametri di funzionamento del propulsore o “condizione” del corpo vettura durante la guida in fuoristrada.
Due piccoli schermi in corrispondenza del montante anteriore fungono da specchietti retrovisori esterni digitali per visualizzare le immagini delle telecamere montate sulle porte. La stessa funzione è affidata al display centrale montato sul cielo dell’abitacolo, che sostituisce lo specchietto retrovisore interno.