Autovelox: ecco come capire se sono attivi | Trucco infallibile, mai più multe
Ecco un trucco infallibile per capire esattamente quando gli autovelox sono realmente attivi oppure no, per evitare la multa.
Molto spesso capita di imbatterci improvvisamente in autovelox che, in tanti casi, risultano poi non in funzione. Soprattutto per quanto riguarda le colonnine arancioni che solitamente si collocano ai lati della strada.
Essi sono al centro di diversi dibattiti quando si trattano determinati argomenti, perché nessuno ha ben presente la loro funzione. Diventa di grande importanza, allora, sapere quando questi dispositivi sono attivi in modo tale da evitare sanzioni pecuniarie.
Una delle principali ragioni per cui gli autovelox, anche quelli arancioni, sono presenti è indubbiamente la sicurezza stradale, per far si che vengano rispettati i limiti di velocità imposti presso una determinata zona.
Tuttavia, non si è mai troppo prudenti, ed è per questo che fortunatamente esiste un trucco per capire quando questi dispositivi sono realmente attivi, ed evitare così di incorrere in multe anche molto dispendiose.
Autovelox arancioni: fake?
Gli autovelox, anche chiamati Velo Ok, sempre più presenti su strade urbane ed extraurbane, molto spesso non vengono osservati e tanti sono quelli convinti che proprio gli autovelox arancioni in realtà siano dei “fake”; quindi, dei finti dispositivi che non rilevano la velocità dei mezzi. A cosa servono allora? Essi fungono uno strumento di deterrenza.
Tuttavia, in presenza di questi autovelox si tende a rallentare in modo spontaneo per timore della multa. Questi autovelox che scoraggiano ad accelerare e superare il limite, sarebbero un perfetto stratagemma per fare rispettare le regole agli automobilisti. Ma la realtà è che seppur diversi dagli autovelox tradizionali, riescono a rilevare la velocità dei veicoli e non solo, ciò che li distingue è la capacità di riconoscere le targhe delle macchine.
Il funzionamento degli autovelox arancioni
Così, dunque, l’autovelox arancione riesce a identificare il numero di targa del mezzo, e nello stesso tempo a rilevare la velocità della vettura e il tempo impiegato per percorrere una determinata distanza. Il dispositivo registra l’ora del passaggio del mezzo al primo sensore, rilevando dopo quando ha superato anche il secondo sensore. L’insieme di queste due informazioni fa si che l’autovelox riesca a stabilire la velocità media della vettura nel pezzo di strada in cui si trovano i sensori.
Ma c’è un effetto deterrente dato dal colore che permette una maggiore visibilità, il che fa si che gli automobilisti, alla loro vista, rallentino immediatamente, ritornando al limite previsto dalla strada in questione. Il fatto che siano presenti è una prova della loro efficacia nella prevenzione di incidenti stradali.