Autovelox, finalmente abbiamo la legge: margine per errore | Queste non pagarle mai più
Gli autovelox sono l’incubo di tutti gli automobilisti, soprattutto per chi cerca di rispettare sempre la legge, adesso però arriva la legge.
Per controllare il traffico stradale sono stati installati dei dispositivi elettronici in aiuto al lavoro delle forze dell’ordine. Stiamo parlando degli autovelox: questi strumenti servono per monitorare i veicoli in transito e verificare che il guidatore non superi i limiti di velocità concessi su quel determinato tratto di strada.
Dal momento che gli agenti non possono essere dovunque in ogni momento, gli autovelox li aiutano a segnalare chi commette infrazioni in merito alla velocità di guida. Ci sono diversi tipi di autovelox: fissi, mobili e semaforici. I primi sono posizionati in modo permanente su strada statale, comunale o autostrada; i secondi sono portatili e collocati dalla polizia su una strada specifica e i terzi si trovano ai semafori.
Nonostante siano di tre tipi diversi, il compito di ogni autovelox è sempre uno: segnalare chiunque oltrepassi i limiti di velocità consentiti. Sottolineando sempre che la cosa migliore da fare per non venire multati è rispettare le norme presenti nel Codice della Strada, ci sono multe che possono essere contestate.
Finalmente l’incubo di ogni guidatore potrebbe finire: una legge ammette l’esenzione dal pagamento di una sanzione, a patto che rispetti determinati requisiti per poterla contestare. Infatti, se un guidatore viene multato ‘ingiustamente’ perché ha superato i limiti di un paio di chilometri solo per distrazione, il soggetto può contestare la multa (se ci sono i giusti propositi).
Multa ingiusta
Gli autovelox sono dispositivi elettronici e proprio per questa ragione sono immancabilmente precisi ed intransigenti. Infatti, se oltrepassiamo un autovelox ad una velocità che supera di uno o due chilometri il limite massimo consentito su quel tratto di strada, il dispositivo provvede immediatamente alla foto della nostra targa e alla segnalazione agli agenti per farci multare.
Tuttavia, esiste un margine di errore pari al limite massimo di velocità (diverso per ogni strada) che ci consente di sforare lievemente e non venire sanzionati. È sempre meglio evitare di farlo, dato che anche il più piccolo errore in apparenza innocuo potrebbe scatenare una tragedia stradale inaspettata.
Quando una sanzione può essere contestata
Se ricevete una multa per aver oltrepassato un autovelox, dovete controllare che tutto sia in regola. Questo perché l’ordinanza 4002 del 8 febbraio 2022 emessa dalla Corte di Cassazione afferma che ogni autovelox dev’essere segnalato in modo preciso con gli appositi cartelli stradali e dev’essere posizionato in modo tale da essere ben visibile.
Sia che gli autovelox fissi che quelli mobili devono rispettare contemporaneamente questi requisiti, altrimenti la multa può essere contestata dal diretto interessato. Se non ci sono tali requisiti, è possibile fare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni oppure al Prefetto entro 60 giorni. Quasi sicuramente avrete la meglio voi dato che, se un dispositivo elettronico non rispetta questi canoni, la sua funzione è illegale.