Benzina, non hai idea di quanti soldi ha guadagnato lo Stato con le accise | La cifra fa ribrezzo
Le accise sono un punto caldo del dibattito politico e non solo, ma quanto ha guadagnato nel 2023 lo Stato da questa tassa?
Anche il mondo dell’automobilismo è soggetto a vari tipi di tasse per garantire dei servizi statali dignitosi su tutto il territorio. Il bollo, ad esempio, è la tassa una volta detta “di circolazione” che devono pagare tutti i proprietari di mezzi immatricolati in Italia, versamento che va effettuato nelle casse della Regione di residenza.
Ma il bollo è solo una delle tasse che riguardano i motori, ed anzi è quella che li riguarda più direttamente dato che fa riferimento diretto alla loro immatricolazione. Uno dei beni che fa parte di diritto di questo settore e che anch’esso è soggetto a delle accise è il carburante.
Grande protagonista degli ultimi mesi – in negativo, purtroppo – il carburante è il termine generico con cui ci riferiamo a qualsiasi tipo di alimentazione per i motori dei nostri veicoli. La benzina è quello più diffuso e quello che dal febbraio dell’anno scorso ha subito l’aumento più drastico, a seguito dell’invasione russa ai danni dell’Ucraina.
La prima manovra dell’allora governo Draghi per arginare l’aumento spaventoso aveva riguardato proprio le accise sulla benzina: sostanzialmente, quando paghiamo il carburante una percentuale di quei soldi va allo Stato, che rifornimento dopo rifornimento accumula le tasse e le reinveste per i servizi statali che vengono offerti al cittadino. Ma a quanto ammonta questo tesoretto?
Accise sulla benzina: le più alte in Europa
In Italia le accise sulla benzina fanno la loro comparsa nel 1935, introdotte in epoca fascista per finanziare la guerra in Etiopia. Da allora molto è cambiato, e oggi questa tassa è strutturale e finanzia solo i servizi statali a favore della popolazione. Ciò che stupisce però è il confronto con gli altri Paesi europei.
L’Italia è il primo Paese per accise sul diesel e secondo per accise sulla benzina (dietro l’Olanda); infatti ad ogni nostra spesa al distributore lo Stato assorbe una percentuale variabile fra 38% (benzina), 35% (diesel) e 18% (GPL). Unite all’IVA, la spesa in tasse supera il costo del carburante stesso (tranne che nel GPL).
Quanto guadagna l’Italia dalle tasse
Le tasse sulla benzina fanno parte di una macrocategoria, ovvero quella delle accise su gas ed energia. Questa tassa viene applicata sia sui carburanti che sull’energia elettrica, i prodotti energetici e così via. Secondo i dati del MEF, lo Stato italiano durante i primi 8 mesi dell’anno corrente ha incassato 19.067 milioni di euro.
Questo solo dalla categoria citata, ma il computo complessivo è molto più grande, ovviamente. Il bollettino per il periodo compreso fra gennaio ed agosto 2023 indica un incasso di 352.442 milioni di euro, 21.969 milioni in più rispetto all’anno precedente. Le accise della benzina, scontate dal governo Draghi, sono tornate a pieno regime con il governo Meloni e vi resteranno, essendo queste una tassa strutturale.