La Cape2Rio Yacht Race, giunta alla 14ima edizione, è una regata storica nata nel 1971.
In Sudafrica, la vela oceanica cominciò a essere sempre più seguita e praticata dopo che, nel 1968, il navigatore sudafricano Bruce Dalling, nella South Atlantic Single-handed Yacht Race del 1968, conquistò un secondo posto assoluto e un primo in compensato diventando un eroe nazionale.
Quest’anno, la sfida moderna degli oceani è stata vinta dalla Volvo Open 70 supportata da Maserati, partner principale che dà il nome alla barca, dalla banca svizzera BSI (Gruppo Generali) e dalle stesse Generali in qualità di co-sponsor.
La Volvo Open 70 è lunga 21,5 metri, larga 5,7 e pesa 12.5 tonnellate.
L’equipaggio della barca italiana, l’unica 70 piedi presente sulle 35 imbarcazioni in gara, ha tagliato per prima la linea di arrivo a Rio de Janeiro abbassando di ben 2 giorni il record precedente del 72 piedi Zephyrus IV (12 giorni, 16 ore, 49 minuti).
Il team era composto: dagli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel; dal tedesco Boris Herrmann; dallo spagnolo Carlos Hernandez; dai francesi Jacques Vincent e Gwen Riou, dal danese Martin Kirketerp Ibsen e, per la prima volta, dal monegasco Pierre Casiraghi.
Una vittoria meritata e che entrerà negli annali; una regata segnata però purtroppo dalla morte di António João Bartolomeu, uno dei membri dell’equipaggio a bordo del Bavaria 55 angolano Bille.
Soldini ha dichiarato: “…La Cape2Rio è una regata che sognavo di fare fin da quando ero bambino. L’occasione giusta è arrivata quest’anno perché Maserati a novembre era in Cina per alcuni eventi e dovevamo portarla a New York per ritentare il record dell’Atlantico. La partenza è stata molto difficile per un fronte freddo associato a una profonda depressione. Siamo partiti prudenti, sottoinvelati, i primi due giorni non abbiamo mai tirato. Appena calato il vento abbiamo cominciato a spingere sull’acceleratore portandoci verso nord per fare il giro dell’alta pressione. Abbiamo allungato di 600 miglia ma ne è valsa la pena. Siamo riusciti a mantenere sempre un buon gradiente, un buon vento e una buona velocità. Maserati ha dato il meglio di sé, siamo tutti molto contenti. Con il ritorno in Brasile si è chiuso un cerchio, iniziato un anno fa quando siamo partiti da New York per il record New York-St Francisco. Maserati ha fatto il giro del mondo, tra poco sarà di nuovo pronta per ripartire.”
Maserati verrà portata in un cantiere di St. Petersburg, in Florida, per essere sottoposta a una serie di lavori di manutenzione in vista del prossimo tentativo di record del nord Atlantico, da New York a Lizard Point.