La vettura definitiva si basa sulla meccanica dell’Alfa Romeo 8C Competizione sulla quale viene montata una carrozzeria in alluminio battuta a mano con elementi in fibra di carbonio. Le caratteristiche meccaniche restano invariate: motore anteriore 8 cilindri di 4,7 litri, 450 Cv, cambio meccanico robotizzato a 6 marce, sospensioni a quadrilateri, trazione posteriore.
Alfa Romeo 1900 C52 “Disco Volante” 1952
L’Alfa Romeo 1900 C52 è stata concepita nei primi anni 50 come studio aerodinamico di carrozzeria. Questa, montata su un telaio Alfa Romeo 1900 con motore da circa 160 Cv, le valse il soprannome di Disco Volante per le ardite forme ultra filanti. Furono costruti tre esemplari con carrozzeria spider barchetta. Oggi è conservata presso il Museo Alfa Romeo di Arese.
Le altre due barchette subirono un destino diverso: una fu trasformata in Disco Volante Coupé (anch’essa custodita nel museo Alfa di Arese) e un’altra (oggi conservata presso il museo collezione Schlumpf di Mulhouse) fu modificata con una nuova carrozzeria a “fianchi stretti”. Questo esemplare ebbe una carriera agonistica di un certo rilievo nelle mani dell’Alfa Romeo, poi di un pilota svizzero, quindi nuovamente in Italia.
Un quarto esemplare fu allestito per Juan Manuel Fangio. Poiché fu equipaggiato con un motore 6 cilindri di 3 litri, subì alcune modifiche tra cui l’allungamento del passo. Questo esemplare è oggi visibile al Museo dell’Auto di Torino. Secondo Carlo Felice Bianchi Anderloni, titolare della carrozzeria nella seconda metà del ‘900, un secondo esemplare con motore 3 litri fu effettivamente costruito ma in seguito smantellato.