Codice della Strada, dal 1° gennaio 2024 scordati di usare la macchina in queste strade | Controlli a tappeto
Con l’inizio del nuovo anni non sarà più molto facile usare l’auto, in molte strade è meglio lasciarla direttamente a casa.
A partire dal 1° gennaio 2024, l’Italia si prepara a un cambiamento significativo nel Codice della Strada che avrà un impatto diretto sulla mobilità delle persone. Con l’entrata in vigore di nuove normative, molte strade saranno soggette a controlli più rigidi, rendendo sempre più complicato l’uso dell’auto.
Il Codice della Strada italiano è in continua evoluzione per migliorare la sicurezza stradale, per questo viene sempre aggiornato con nuove normative. Il 1° gennaio 2024 segna un importante punto di svolta, con nuove disposizioni che mirano a limitare l’uso dell’auto in alcune aree.
Diverse strade in Italia saranno interessate da queste nuove regole e le autorità prevedono di intensificare i controlli stradali in queste zone, con l’uso di telecamere di sorveglianza, dispositivi di rilevamento delle targhe e agenti di polizia addetti alla verifica del rispetto delle nuove norme.
Le multe per l’accesso non autorizzato a queste strade saranno, dunque, significativamente aumentate, rendendo le violazioni finanziariamente pesanti così da costringere gli automobilisti a muoversi con altri mezzi.
Nuovi limiti di velocità
Nell’ambito della terza edizione di MobilitARS, è stata presentata sabato mattina a Palazzo D’Accursio a Bologna una proposta di legge nazionale ambiziosa per lo sviluppo delle “Città 30” e il miglioramento della sicurezza stradale nei centri abitati. Questa iniziativa mira a promuovere l’applicazione del limite di velocità a 30 km/h nelle aree urbane e nei centri abitati, fornendo un maggiore potere decisionale ai Comuni. La proposta di legge, firmata da Andrea Colombo, ex Assessore alla mobilità di Bologna ed esperto riconosciuto in materia di ambiente e mobilità sostenibile, rappresenta un passo significativo verso un cambiamento fondamentale nella gestione del traffico urbano in Italia.
L’idea alla base di questa proposta di legge è quella di ridurre il limite di velocità massima consentito nelle zone urbane da 50 km/h a 30 km/h. Questa misura, che è stata adottata con successo in molte città europee, mira a migliorare la sicurezza stradale, ridurre il rumore, abbassare le emissioni di inquinanti e creare spazi urbani più vivibili per i cittadini. La riduzione dei limiti di velocità a 30 km/h in zone urbane porta, senza dubbio, benefici significativi per l’ambiente e la salute pubblica. Le emissioni di gas serra e inquinanti atmosferici diminuiranno, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e migliorando la qualità dell’aria. Inoltre, la riduzione della velocità porterà a una diminuzione degli incidenti stradali e delle lesioni, salvando vite umane e riducendo i costi sanitari.
Limiti di velocità a 30 km/h: la chiave per città più sicure
Nella proposta di legge, si delineano per la prima volta quattro principi fondamentali che definiscono il concetto di “Città 30” e mirano a trasformare radicalmente le norme di circolazione all’interno dei centri urbani, seguendo l’esempio di numerose grandi città europee. Il primo aspetto distintivo di una “Città 30” comporta una rottura con il vecchio paradigma: nelle città coinvolte dalla nuova proposta di legge, la velocità massima consentita di 30 km/h diventa la norma per le strade urbane, mentre il limite di 50 km/h viene considerato eccezionale e riservato alle arterie stradali ad alta velocità.
Inoltre, una “Città 30” deve prevedere “l’adattamento dell’infrastruttura stradale per promuovere una circolazione moderata e il rispetto dei limiti di velocità”, un potenziamento dei controlli e un programma adeguato di iniziative educative e informative sulla mobilità sostenibile e la sicurezza stradale. I primi a sperimentare il limite a 30 km/h saranno Milano a partire dal 1° gennaio 2024, salvo alcune eccezioni per le strade di scorrimento, e Bologna dal mese di giugno.