Divieto di sosta, se trovi la multa su cruscotto strappala | È totalmente illegale
Tutti sappiamo che, se vediamo il cartello di divieto di sosta non possiamo parcheggiare, ma non è proprio così.
Ogni guidatore sa bene che ci sono delle regole da rispettare una volta saliti a bordo della propria vettura. Queste norme sono esplicate dal Codice della Strada e servono per garantire l’ordine e la sicurezza stradale per tutti gli utenti, dai conducenti di macchine, moto e camion fino ai pedoni e ai ciclisti. Le norme vanno rispettate e chi le infrange verrà punito severamente.
Inoltre, in questi ultimi anni sia le regole del CdS che le forze dell’ordine sono diventate più intransigenti e severe rispetto a prima; quindi, è diventato ancora più difficile riuscire a farla franca anche per un minimo ed innocuo sbaglio al volante. Ricordate: non esiste errore più piccolo dell’altro. Ogni tipo di infrazione può portare ad incidenti più o meno gravi.
Tra le infrazioni più comuni che ogni conducente ha fatto almeno una volta è il parcheggio in zona vietata. Il divieto di sosta è un’indicazione che va rispettata, dato che regola la presenza di auto in un determinato punto della strada. Se lasciamo in nostro veicolo in sosta vietata, magari in doppia o tripla fila, ostruendo anche il passaggio ad ambulanze o altri mezzi pubblici, il caos stradale non tarderà a scoppiare.
Se è presente il cartello di divieto di sosta, allora non possiamo parcheggiare in ogni caso. Invece, se non c’è nessuna segnalazione, la multa può arrivare se il veicolo è parcheggiato in centro città, dove non si può, dalle 8 alle 20. Nelle zone extraurbane il divieto è sempre attivo. La sanzione che ci becchiamo oscilla tra i 41 e i 335 euro (nei casi più gravi).
Quando possiamo strappare la multa
Tuttavia, ci sono delle situazioni in cui possiamo contestare la multa per sosta vietata. Stiamo parlando dei casi in cui il cartello sia scolorito o manomesso. Inoltre, la segnaletica dev’essere sempre ben visibile al guidatore. In questi casi, il proprietario multato può rivolgersi al Giudice di Pace o al Prefetto.
Inoltre, si deve verificare che il verbale emesso dall’agente sia compilato in maniera ottimale, prestando attenzione a come sono stati riportati i dati relativi al numero di targa e al modello della macchina. Infine, il verbale deve arrivare a casa entro 90 giorni, al termine dei quali la sanzione non sarà più valida.
Rispettate sempre le norme del CdS
In ogni caso, evitiate di trasgredire le regole emesse dal Codice della Strada e rispettate la segnaletica presente nelle strade delle città. Solo agendo in maniera corretta, possiamo garantire la sicurezza stradale a noi stessi, ai nostri eventuali passeggeri e agli utenti della strada. Se tutti agissimo come dovremmo, non ci sarebbe bisogno di fare ricorso per nessuna multa.
È vero che possono crearsi alcune situazioni per le quali un multato può contestare la sanzione perché, in quello specifico caso, la ragione è dalla sua parte. Ma è anche vero che non conviene approfittarsi di questi escamotage per considerarsi liberi di fare quello che si vuole. Altrimenti si rischia di prendere una multa consistente ed anche vedersi tolti un paio di punti dalla patente.