Eccesso di velocità, limite di 13km/h su queste strade: decisione storica | Multe assicurate
È vero che bisogna andare piano, ma una strada con limite di 13 km/h potrebbe mettere in difficoltà tutti. Eppure è così.
Negli ultimi decenni, la sicurezza stradale è diventata una priorità fondamentale per governi e organizzazioni internazionali. L’alta velocità è stata identificata come uno dei principali fattori di rischio per gli incidenti stradali, soprattutto in ambito urbano.
Un’analisi dettagliata dei dati relativi agli incidenti stradali ha rivelato una correlazione significativa tra velocità e incidenti. Secondo i dati raccolti nel corso degli ultimi cinque anni, il 60% degli incidenti gravi e mortali in aree urbane è stato causato da velocità eccessive.
Questi dati indicano chiaramente che una riduzione dei limiti di velocità potrebbe ridurre in modo significativo il numero di incidenti e migliorare la sicurezza delle strade. Basandosi sull’analisi dei dati e sull’evidenza empirica, le autorità hanno deciso di adottare misure legislative per ridurre i limiti di velocità nelle zone urbane.
Questa mossa mira a promuovere una maggiore consapevolezza del rischio legato all’eccessiva velocità e a garantire un ambiente più sicuro per pedoni, ciclisti e automobilisti. I nuovi limiti di velocità sono stati stabiliti dopo un’attenta valutazione delle condizioni locali del traffico e delle aree più a rischio.
La prima contravvenzione della storia
Alla fine del diciannovesimo secolo, l’auto stava cominciando lentamente a prendere piede tra i cittadini. Tuttavia, nonostante la sua novità, non ha impedito a un certo Walter Arnold di infrangere la legge. Il 28 gennaio dell’anno 1896, Arnold, mentre guidava per le strade di East Peckham, nel Regno Unito, fu multato per un’infrazione che, viste le norme odierne, sembra piuttosto ridicola: stava viaggiando a 16 km/h, in una zona dove il limite consentito era appena di 13 km/h.
Gli agenti responsabili dell’assegnazione della multa si sono immediatamente messi all’inseguimento di Arnold. Montato sulla sua bicicletta, uno di loro è riuscito a raggiungere lo “spericolato” conducente e ha emesso la multa, di cui purtroppo non si è conservata la cifra esatta. Tuttavia, l’interessante dilemma rimane su come l’agente sia stato in grado di determinare la velocità di Arnold senza l’ausilio di un contachilometri montato su un veicolo. Alcuni ipotizzano che l’agente possa aver avuto un contachilometri montato sulla sua bicicletta.
Un punto di svolta nella storia della circolazione stradale
In un’epoca in cui l’industria automobilistica era ancora agli albori e le leggi stradali erano in via di sviluppo, le restrizioni di velocità erano notevolmente più basse rispetto a quelle odierne. Mentre in città il limite consentito era di soli 3 km/h, sulle strade statali consentivano una velocità massima di 6 km/h.
Questo episodio segna un punto di svolta nella storia delle leggi sulla circolazione stradale, lasciando una testimonianza del primo e forse il più remoto caso di infrazione legato alla velocità del veicolo. Sebbene la multa imposta a Walter Arnold possa sembrare poco significativa da un punto di vista moderno, questo evento ha gettato le basi per le future normative sul traffico che si sono evolute nel corso dei decenni successivi.