Evitare le multe: in molti usano questo trucchetto, ma è pericolosissimo
Molti usano questo trucchetto molto semplice per non pagare le multe, ma attenzione: se vi scoprono siete nei guai.
Prendere una multa non è mai piacevole, soprattutto se oltre alla sanzione economica vi vengono tolti dei punti dalla patente. Basta viaggiare anche a un solo km/h sopra il limite per beccarsi diverse decine di euro di multa.
Per sfuggire ai pagamenti molti automobilisti ricorrono a trucchi e truffe ai danni dello Stato, non sapendo però che, se venissero scoperti, finirebbero in guai molto grossi.
Di solito questi trucchi prevedono l’uso di auto non intestate a chi sta guidando, così da addossare la colpa a qualcun altro.
Ma in quali casi è possibile guidare un’auto che non è la propria? Ci sono delle conseguenze legali? E qual è il trucco che viene usato sempre più spesso per evitare di pagare le sanzioni?
Guidare auto altrui: cosa dice la legge
È capitato a tutti di guidare un’automobile registrata a nome di qualcun altro. In famiglia, questa pratica è molto diffusa, soprattutto quando i figli crescono e raggiungono l’età giusta per ottenere la patente, ma non hanno abbastanza soldi per comprare un’auto tutta loro o mantenerla. La legge consente di utilizzare il veicolo di un membro dello stesso nucleo familiare che vive sotto lo stesso tetto o anche se si tratta di un amico.
In questo caso però, se l’amico usa l’auto in modo continuativo per più di 30 giorni, è necessario informare l’Ufficio della Motorizzazione Civile che questa persona è il conducente abituale del veicolo, anche se non ne è il proprietario. Il problema nasce però quando il conducente, senza che il proprietario lo sappia, comincia ad accumulare multe, soprattutto quelle per eccesso di velocità registrate automaticamente dall’autovelox.
Un trucco che può causare guai seri
Nel caso dell’autovelox, o anche di un passaggio col rosso, la situazione diventa complicata perché se passa un po’ di tempo tra il giorno dell’infrazione e quello in cui viene notificata la multa, né il proprietario del veicolo né la persona che ne condivide l’uso possono essere certi di chi sia il colpevole. La multa arriva al proprietario dell’auto che dovrebbe comunicare tempestivamente alle autorità se un’altra persona era al volante quel giorno.
Visto che si può guidare un auto altrui e dichiarare l’autista che ha commesso l’infrazione, molte persone stanno sfruttando il fenomeno dei “prestanome”, ovvero stanno mandando multe a persone nullatenenti e senza lavoro per eludere la giustizia e non doversi vedere sottrarre i punti dalla patente, né pagare la multa. Questo fenomeno è molto diffuso, ma se le forze dell’ordine dovessero scoprirvi potreste finire in guai molto seri.