Nonostante Sergio Marchionne affermi che “… Il caso Fca non ha nulla in comune con Volkswagen”, l’aria che si respira è quella. Secondo le autorita’ americane infatti il software usato da Fca è molto simile a quello di Volkswagen.
La Epa, l’Agenzia per la Protezione Ambientale americana punta quindi il dito contro Fca accusandola di aver usato un software per aggirare i test sulle emissioni diesel consentendo cosi’ emissioni superiori ai limiti su circa 104.000 auto tra i modelli Jeep Grand Cherokee e i Dodge Ram con motore 3 litri diesel. Questi modelli sono riservati al mercato statunitense.
In una nota, l’Epa ha dichiarato:”… non comunicare l’esistenza di un ‘software che influenza le emissioni e’ una seria violazione della legge che puo’ tradursi in un pericoloso inquinamento dell’aria che respiriamo. Continuiamo a indagare la natura e l’impatto di questi software. Tutte le case automobilistiche devono giocare con le stesse regole”.
Le violazioni di cui Fca e’ accusata implicano una sanzione fino a 44.539 dollari per vettura per un totale complessivo di 4,63 miliardi di dollari.
Ora non resta che attendere l’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e di quello di Scott Pruitt, avvocato dello Stato in Oklahoma e futuro amministratore della Epa favorevole a una politica meno severa.