Fermo auto per 30mila persone, non puoi più circolare da questa data | È un dramma
Si reputano necessarie delle misure restrittive pesanti in questo momento, ma questo potrebbe distruggere il Paese, 30mila persone a piedi.
Non c’è cosa peggiore di ritrovarsi privi dell’indipendenza che l’automobile ci garantisce, dopo anni di utilizzo ed abitudine. Quando abbiamo un’auto nostra non dobbiamo rendere conto a nessuno per spostarci, sia in termini di spazio che di tempo; o forse no? Possono verificarsi delle circostanze che limitano la nostra libertà di spostamento, quantomeno in auto.
Non parliamo di guasti né tantomeno di documenti scaduti, bensì di inquinamento. Dopo secoli di negligenza il pianeta si è ridotto ad una situazione devastata, dove i Paesi occidentali hanno deciso di limitare il più possibile l’inquinamento per salvaguardare la salute nostra, della flora e della fauna della Terra. Per questi provvedimenti passa anche l’automobilismo, ovviamente.
Da questa decisione derivano tutta una serie di scelte fatte dall’Unione Europea (restando nel Continente) ed applicate ai Paesi membri: stop alla produzione di auto con motore termico o ibrido a partire dal 2035, ma non solo. Prima di quella data si continueranno ad applicare limiti e divieti di circolazione per automobili “vecchio stile”, benzina e diesel.
Il risultato: stop alla circolazione per le auto inquinanti in varie regioni d’Italia, che decidono autonomamente quali limiti applicare in base alla percentuale di Pm10 nell’aria, il particolato più diffuso per via dell’inquinamento e molto dannoso per la salute umana. Una regione italiana è stata colpita duramente da questi limiti, e decine di migliaia di cittadini rimarranno a piedi.
Tanti stop per l’inquinamento in Italia
Una delle regioni che è partita con stop davvero forti è il Veneto. Qui le limitazioni hanno preso piede già dal 2 ottobre e dureranno fino al 16 dicembre, poi dall’8 gennaio al 30 aprile e di nuovo dal 1 ottobre al 15 dicembre 2024. Pochi periodi di libertà per tutti i possessori di auto particolarmente inquinanti: ma di quali auto stiamo parlando, per l’esattezza?
Anzitutto, saranno sottoposti a limitazioni i comuni con più di trentamila abitanti, e quelli con più di diecimila abitanti per i mezzi privati benzina fino a Euro 1 e diesel fino a Euro 2. Gli altri veicoli saranno regolati in base a tre diversi livelli di emergenza, dipendenti dal livello di emissioni Pm10 nell’aria rilevate dall’ARPA.
Tre livelli di allerta per il Veneto
Il Veneto prevede tre diversi livelli di allerta in base al quantitativo di Pm10 nell’aria. Il primo, l’allerta verde, limita la circolazione ai mezzi benzina e diesel con classi Euro basse dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30. Il livello di allerta giallo blocca ancora più fasce Euro, fino ad Euro 5 per i diesel privati, tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:30.
Infine, il livello di allerta rosso limita il traffico dei veicoli fino ad Euro 5 tutti i giorni, anche qui dalle 8:30 alle 18:30. Delle misure fortemente restrittive volte a salvaguardare la qualità dell’aria e la nostra salute, al costo però di un bel po’ di disagio.