Fiat ha creato un modello che sembra una Ferrari ed è un sogno | Il desiderio di tutti
Ci fu un tempo in cui alcune esigenze particolari in casa Ferrari finirono per coinvolgere la Fiat e creare un’auto iconica, la Dino Spider.
La storia dell’industria automobilistica è ricca nel nostro Paese e a volte nasconde delle storie davvero emozionanti. Una di queste ci arriva dagli anni Sessanta e vede la collaborazione fra i due marchi più famosi del settore automotive italiano, la Fiat e la Ferrari. Questi due colossi dai mercati molto diversi hanno unito le forze per dare vita ad un’auto che sarebbe rimasta nel cuore di tutti gli appassionati.
La Ferrari in quegli anni stava sperimentando per la creazione di un motore a 2 litri e sei cilindri da mettere sotto le loro vetture di Formula 2. Le regole richiedevano che il motore, per poter essere omologato per la competizione, dovesse essere ospitato da almeno cinquecento vetture da strada. Enzo Ferrari pensava che il V6 – il motore in questione – non fosse all’altezza delle sue vetture, quindi si rivolse alla Fiat in cerca di supporto.
Il compito della Fiat era semplice: costruire un’auto che ospitasse il motore V6 e permettere quindi l’iscrizione dello stesso al campionato di Formula 2. Dato che questo motore era stata una delle ultime idee sviluppate da Alfredo “Dino” Ferrari, figlio di Enzo scomparso prematuramente all’età di 24 anni, l’auto venne battezzata Fiat Dino Spider in suo onore.
Il design, la storia e le prestazioni di questa Dino Spider l’hanno subito resa un gioiello agli occhi degli automobilisti degli anni Sessanta. La presentazione avviene al Salone di Torino nel 1966 ed il successo è travolgente e porta la coppia Fiat-Ferrari a fabbricare anche una versione Dino Coupé e poi, dal 1969, a potenziare il motore ad un 2,4 litri da 180 CV (rispetto ai precedenti 160 CV).
Le caratteristiche della Fiat Dino Spider
Fiat Dino Spider, oltre al già citato motore V6 che è stato il motivo della sua nascita, vantava cambio manuale a 5 velocità, trazione posteriore con differenziale autobloccante, avantreno con ruote indipendenti, retrotreno a ponte rigido e freni a disco.
La produzione della Dino Spider va avanti fino al 1972 e conta infine 7,651 esemplari venduti. Il motore V6 da 2,4 litri vivrà poi una seconda vita durante gli anni Settanta quando diventò il motore della Lancia Stratos, vettura da rally che negli anni è diventata leggendaria grazie ai suoi numerosissimi successi.
La consacrazione grazie a Carlo Verdone
Carlo Verdone è ad oggi un nome iconico del cinema italiano, ma le cose stavano diversamente nel 1980. Verdone aveva sotto la cintura alcune apparizioni sul grande schermo, ma Un sacco bello fu il suo esordio come sceneggiatore, regista ed attore protagonista. Il film fu un successo strepitoso e gli valse un David di Donatello, un Globo d’oro ed un Nastro d’argento.
Nel film Verdone interpreta vari personaggi fra cui Enzo, un bambinone di trent’anni che tenta un improbabile viaggio avventuroso in Polonia insieme all’amico Sergio. I due sfrecciano a bordo di una Fiat Dino Spider nera con una striscia rossa sulla fiancata, vettura ideale per un tipo come Enzo, tutto apparenza e poca sostanza che con quell’auto voleva dare un’immagine di sé forte, elegante ed indipendente, così com’era la leggendaria Dino Spider.