A questo proposito ricordiamo il modello iconico Grande Seconde (2002) che, ispirato a un orologio da tasca realizzato nel XVIII secolo, vede il contatore delle ore e dei minuti decentrato al 12 che si intreccia magistralmente con quello dei secondi al 6 andando a creare un 8 e The Eclipse (2010) segnatempo dal design settecentesco sul cui quadrante sono riportate le 8 stelle e una luna scolpita che evolve giorno dopo giorno.
Oltre all’otto, la strada aperta dagli automi The Writer, The Musician e The Draughtsman, ha portato a dar vita a veri e propri tesori meccanici animati quali The Bird Repeater, The Charming Bird, il primo orologio da polso al mondo con uccello canoro in miniatura che s’ispira alle celebri gabbie per uccelli del XVIII secolo e The Lady 8 Flower, il primo automa dedicato al Gentil Sesso.
La cassa dal profilo sinuoso e senza lunetta, che contraddistingue il brand al pari dei quadranti in smalto Grand Feu e di quelli in pietra, cristallo e minerale che vestono i display al pari di un abito prezioso e unico, è sovrastata da una protezione in vetro zaffiro che s’ispira agli orologi da tasca del XVIII secolo. Proposta in acciaio, oro, ceramica, titanio o fibra di carbonio, ogni cassa necessita di un minimo di 80 passaggi.
Ciascuna cassa può custodire movimenti meccanici a carica automatica o manuale. Tutti i meccanismi sono assemblati e rifiniti a mano e riportano inciso sulla platina il trifoglio, la firma segreta del fondatore del marchio. Dal 2014, il movimento adotta la spirale in silicio e l’ancora ad anse invertite.
Non solo orologi realizzati “no number limit” ma anche pezzi esclusivi prodotti per clienti che desiderano farsi personalizzare, grazie ai Maestri d’arte di Jaquet Droz, quadranti con decorazioni realizzate in esemplare unico (dai 2 ai 6 mesi di lavoro in base alle tecniche artistiche utilizzate) e serie limitate da 1, 8, 28 o 88 esemplari, nominate con la definizione latina “Numerus Clausus”.
Gli Speciali di 0-100.it: Jaquet Droz |