Per realizzare lo smalto Grand Feu, segno distintivo dei segnatempo Jaquet Droz fin dal XVIII secolo, i maestri cadraniers, che impiegano anche un’ora e mezza per realizzare una tonalità di colore (questa operazione, al fine di garantire un eccellente livello di qualità, viene ripetuta ex novo ogni giorno fino al bisogno) giocano con le polveri impalpabili, come borotalco, e le alte temperature del forno grazie alle quali viene assicurata bellezza e resistenza nel tempo.
Portata alla ribalta da Jaquet Droz nel XXI secolo, l’arte della pittura viene proposta sui quadranti. Un lavoro certosino al microscopio che richiede almeno una settimana di lavorazione per ciascun quadrante e che termina con la cottura in forno per una decina di volte al fine di fissarne il disegno e assicurarne la tenuta nel tempo.
E’ forse una delle tecniche antiche più evocative che va a creare figure magiche, mitologiche e oniriche dando vita a emozioni, sogni da sfiorare e ammirare. Sculture semplicemente incise o anche dipinte in modo da sembrare quasi voler uscire dai quadranti, per lo più realizzati in onice o madreperla.
Elevata al rango d’arte nel XVIII secolo, l’arte del paillonnage, forse la più affascinante tra le arti decorative in miniatura, consiste nel decorare lo smalto con dei paillons, dei minuscoli motivi tagliati a mano in foglie d’oro o d’argento che vengono poi ricoperti con smalto trasparente al fine di diventare un tutt’uno con lo smalto del quadrante.
Gli Speciali di 0-100.it: Jaquet Droz |