La Casa d’Aste Gooding & Co. metterà all’asta il prossimo 20 agosto un raro esemplare di Ferrari 166 MM Berlinetta. Si tratta del telaio 0046M, nato nel 1950 e inizialmente utilizzato come auto ufficiale dalla Casa di Maranello. Contraddistinto da una affascinante livrea realizzata dalla Touring Superleggera (18esima di 25 barchette su meccanica Ferrari 166), fu inizialmente affidata Giuseppe “Nuccio” Bertone, figlio del fondatore dell’omonima carrozzeria. L’allora giovane pilota torinese la fece debuttare in corsa il 24 aprile 1950 alla Mille Miglia: arrivò 14esimo assoluto e terzo di categoria (numero 652). Successivamente il futuro boss della Carrozzeria Bertone concluse all’11esimo assoluto e 5° di classe alla Coppa d’Oro delle Dolomiti e 2ndo nel suo raggruppamento alla Aosta – Gran San Bernardo. Bertone la utilizzò ancora nel ’51 e risulta l’acquistò nel ’52 ma la cedette al pilota Emilio Giletti che si lauerò con lei campione di categoria ’52.
Da Giletti la 166 passò a Luigi Bosisio. Il gentleman driver milanese si era iscritto alla Scuderia Sant’Ambroeus, frequentata da Elio Zagato, “testimonial” dell’azienda con le auto di famiglia sulla scena sportiva. Consigliato da Elio, Bosisio affidò alla carrozzeria milanese la realizzazione di un nuovo vestito in forma di coupé. Applicando la sua filosofia, di stampo funzionalista e razionalista, Zagato lasciò inalterata la fiancata ma portò una serie di modifiche al frontale (più snello) e all’area posteriore, ora chiusa con una filante greenhouse dotata di filante padiglione.
Si trattava, per la 0046M, del secondo telaio Ferrari su cui Zagato intervenne: la carrozzeria milanese, fondata nel 1919, nel 1929 era diventata partner ufficiale della neonata Scuderia Ferrari come fornitore di carrozzerie per le Alfa Romeo da corsa. Tra i risultati più importanti si ricorda che alla 24 Ore di Spa del ’32, sulle Alfa Romeo 8C 2.3 Spider “Corto” Zagato esordì il logo del Cavallino Rampante. E nel ‘33, ancora con un’Alfa 8C 2.3 Zagato, Tazio Nuvolari aveva vinto la Mille Miglia.
Zagato si era cimentato su auto del Cavallino a partire dal ’49, anno in cui vestì con una innovativa carrozzeria “Panoramica” (forma inventata da Ugo Zagato e ispirata agli abitacoli aeronautici) il telaio 0018M per il gentleman bresciano Antonio Spagnoli. Nel ’51 la stessa Zagato trasformò la vettura in barchetta Sport.
Nel 1955 la 166 MM Touring-Zagato 0046M fu venduta a Luigi Chinetti in America: fu portata ancora in gara nei due anni successivi (Watkins Glen e Harewood Acres nel ’56, 12 Ore di Sebring nel ’57), quindi “aggiornata” con un V8 Chevrolet Small Block e, nel ’66, acquistata da un giovane studente universitario di Tuscaloosa, che la tenne fino al 2007, anno in cui fu acquistata dall’attuale proprietario.
Oggi questo importante esemplare, in condizioni originali e conservate, torna nuovamente in vendita. Quotazione: 6 – 8.000.000 USD.