Mantova, domenica 18 settembre: sugli sguardi e nei sorrisi degli equipaggi stranieri (la stragrande maggioranza!) del Gran Premio Nuvolari 2016 leggi il volto della soddisfazione e capisci che c’è ancora tanta adrenalina in circolo dopo tre giorni tirati, lotta contro le curve di tre circuiti, le salite del Passo della Cisa, gli stretti vicoli dei borghi toscani, l’ansia da cronometro. Il Gran Premio Nuvolari non è per principianti: chi partecipa con velleità sportive sa benissimo che la classica con partenza e arrivo a Mantova è frequentata dai migliori specialisti mondiali della regolarità.
Ma, come capita per i grandi eventi, non è solo una questione di mera presenza. E’ facile lasciarsi andare dalla passione e allora l’esperienza di un evento importante è tutto nell’atmosfera: auto giusta, abbigliamento giusto, orologio giusto, spirito giusto!
Il livello della manifestazione è tutto nella composizione della lista dei partenti: 315 vetture iscritte, un grandioso parterre di storiche di età compresa tra il 1923 (Bentley Le Mans Tourer 3.0/4.5 Litre) e il 1969 (Alfa Romeo Duetto Spider 1750 Veloce), 89 automobili dell’Anteguerra (Alfa Romeo, Alvis, Bugatti, Lagonda, Fiat, Riley…), 50 marchi automobilistici rappresentati.
Quest’anno, in particolare, vale la pena citare la presenza di molte regine del collezionismo: Bugatti T35 e T37, BMW 328, Fiat 508 Balilla Sport, Ferrari 250 GT SWB e 375 MM Spider Pininfarina, Mercedes 300 SL Gullwing (3 esemplari), Porsche 356 A Speedster (4 esemplari) e 356 B Carrera 2 (3 esemplari), BMW 507 (2 esemplari), Jaguar C-Type (2 esemplari). E poi un esercito di Austin Healey 100, Triumph TR3, Jaguar XK120-140-150 e Alfa Romeo Giulietta Spider.
L’edizione numero 26 si è corsa sul tracciato Mantova – Forte dei Marmi – Rimini – Mantova per complessivi 1.050 chilometri. A rendere emozionante la competizione regolaristica c’hanno pensato i paesaggi di 5 regioni ma, soprattutto, un’organizzazione votata allo sfodero delle massime qualità professionali: 90 prove cronometrate e 5 prove di media.
Sono “scesi” in Italia da tutta Europa per vivere l’emozione del GP Nuvolari: perché abbiamo paesaggi unici e perché da nessun’altra parte – ci dicono – le gare di regolarità sono così difficili e competitive. Molti, infatti, gli assi della specialità in gara, alcuni con numerose vittorie in altre Classiche della categoria. E, infatti, alla fine la vittoria è andata alla coppia del momento. Andrea Vesco e Andrea Guerini – vincitori anche della Mille Miglia di quest’anno – hanno vinto ancora: per la sesta volta e quinta consecutiva.
La corsa è iniziata venerdì mattina con una marcia differente: dalle prime battute, da Mantova verso Forte dei Marmi (con transito sul circuito di San Martino del Lago, Varano de Melegari e scollinamento sul Passo della Cisa), la coppia Margiotta – Perno con una Volvo P120 sembrava aver preso il largo. A fine giornata Vesco – Guerini erano terzi. Sabato, nella tappa più lunga e probante (quasi 500 chilometri, da Forte dei Marmi a Rimini attraversando gli Appennini e con transito per Lucca, Pisa, Siena, Città di Castello e Urbino), le 41 P.C. hanno confermato la testa della corsa ma l’equipaggio Bresciano si è posizionato direttamente alle spalle dei primi. Domenica, sui lunghi rettilinei della Pianura Padana, verso Ferrara, Imola, Argenta, Ostiglia e infine Mantova, è avvenuto il sorpasso e Vesco – Guerini hanno così potuto conquistare il sesto alloro nella corsa.
Ai vincitori, oltre alla coppa, Eberhard (presente ufficialmente con l’AD Mario Peserico in coppia con il campione di rally della Lancia Miki Biasion – Brand Ambassador del marchio svizzero) ha regalato un classico cronografo meccanico della linea Tazio Nuvolari.