Nell’ambito della ridefinizione delle sue strategie globali in un’ottica di maggiore efficienza, General Motors annuncia la chiusura dei reparti produttivi della Holden in Australia (produzione di auto e di motori) a partire dal 2017.
Dan Akerson, Presidente e Amministratore Delegato di General Motors: “siamo impegnati a fondo nel rafforzamento delle nostre operazioni globali e, nello stesso tempo, incontrando le esigenze dei nostri clienti. La decisione di chiudere le operazioni con il marchio Holden è conseguenza della tempesta perfetta che sta vivendo il Paese. La crisi del settore auto sul mercato interno ha determinato una serie di problemi. A questo dobbiamo aggiungere il dollaro australiano forte, gli elevati costi di produzione, le dimensioni modeste del mercato interno e le condizioni globali del mercato mondiale, molto più competitivo e frammentato“.
Questa decisione comporterà il licenziamento di circa 2.900 persone: 1.600 dello stabilimento di Elizabeth e 1.300 dell’impianto produttivo di Vittoria.
Mike Deveraux, numero uno di Holden ha dichiarato che nei prossimi 4 anni la priorità sarà assicurare la continuità lavorativa per i dipendenti. “E’ stata una decisione davvero difficile da prendere – ha detto. Stiamo lavorando con i nostri team, i sindacati, le municipalità locali e il Governo federale per sostenere i nostri dipendenti”
Holden continuerà, comunque, ad avere una presenza massiccia sia in Australia sia nella vicina Nuova Zelanda. Continueranno a lavorarre, infatti, un soggetto dedicato alla vendita, alla distribuzione dei ricambi e un dipartimento Design.
“General Motors non abbandonerà l’Australia e la Nuova Zelanda ma continuerà a essere presente. Il nostro modello di business cambierà profondamente ma Holden continuerà a rimanere parte del popolo australiano – ha concluso Deveraux