La Hyundai Genesis, già in vendita da tempo negli Stati Uniti, riceve per il model year 2013 un piccolo aggiornamento.
A parte un più grande schermo per il navigatore satellitare (ora da 8 pollici) e un nuovo hard disk interno da 64 Gb per immagazzinare musica e video, la novità più interessante è il pensionamento del motore V8 4.6 top di gamma.
Ora, al V6 di 3,8 litri si affianca un grande 8 cilindri da 5 litri, 429 Cv e 510 Nm (con una potenza specifica di 85,5 Cv/litro). Si tratta del motore più generoso mai montato su una vettura Hyundai. In questo modo, l’ammiraglia coreana diventa una seria competitor di Infiniti, Lexus, BMW, Mercedes e Audi.
Avrebbe futuro nel nostro Paese?
La congiuntura economica attuale, che in Italia sta distruggendo la nicchia delle auto sportive (troppo cara la benzina, troppo serrati i controlli fiscali, troppo elevato il prelievo fiscale, specialmente dopo l’introduzione del super bollo oltre 240 Cv), sta cambiando il mercato. Kia e Hyundai stanno andando benissimo. Calano tutti i marchi di lusso, ad eccezione di Land Rover che, con la Evoque, ha letteralmente “indovinato” l’auto.
Forse una ammiraglia luxury un po’ “low cost” potrebbe avere un suo futuro ma dovrebbe inevitabilmente scontrarsi con la struttura del mercato attuale, che rende “vincente” solo chi guida un’auto crucca.
Del resto, a memoria d’uomo, l’ultimo esempio di auto lussuosa coreana, la Kia Opirus, appariva fascinosa come un porta container con un abitacolo un po’ troppo Yankee oriented.