Forme inusuali
A partire dalla Essence di qualche anno fa, il linguaggio stilistico Infiniti si è caratterizzato per proposte molto stuzzicanti. Con la Emerg-E il marchio di lusso della galassia Nissan-Renault fa il suo ingresso di prepotenza nella nicchia delle supercar altamente emozionali.
Come non richiamare alla mente l’inizio degli Anni 90 quando dal Giappone l’offensiva alle supercar europee fu straordinaria grazie a supercar di grande lignaggio: la Nissan 300 ZX, la Mazda RX7, la Toyota Supra, la Mitsubishi 3000 GT e la Honda NSX. L’Emerg-E è senza dubbio figlia di quella corrente produttiva che intese spodestare la grandeur dell’establishment europeo.
L’Emerg-E esprime i contenuti formali tipiche del brand Infiniti ma è circondata da un’aura che la assimila ad auto occidentali. Volendo essere quasi dissacranti, la somiglianza è con le sportive di casa nostra: lo si veda sul muso piccolo e spiovente e il posteriore largo e sinuoso, o nel cupolino centrale che racchiude l’abitacolo e consente ai fianchi di emergere ancora di più e aumentare la percezione di larghezza.
Il posteriore, infine, è “tutto motore” e rappresenta il massimo sviluppo dei muscoli di questo conturbante prototipo.