Italia: il fallimento del super-bollo auto
CORNUTI, MAZZIATI E TASSATI. LA FACILONERIA CON CUI I GOVERNI SI INVENTANO TASSE E BALZELLI SENZA AVERE L’ACCORTEZZA DI MISURARNE (PRIMA!) L’IMPATTO E LE CONSEGUENZE HA UN ESEMPIO LAMPANTE IN ITALIA. IL SUPERBOLLO INVENTATO DAL GOVERNO MONTI PER AUMENTARE LE ENTRATE HA PRODOTTO SOLO DANNI: NEL SOLO 2012 IL FISCO HA INCASSATO 140 MILIONI DI EURO IN MENO E IL MERCATO DELLE AUTO SPORTIVE E DI LUSSO E’ STATO MASSACRATO. CROLLATI GLI ACQUISTI DI AUTO NUOVE, PIOGGIA DI VENDITE DA PARTE DI PROPRIETARI, CONTRATTI DI LEASING FALSI PER AGGIRARE LE TASSE. ORA, PER FINANZIARE IL POSTICIPO DELL’IMU, ARRIVA L’AUMENTO DELL’IVA AL 22% E DELLA BENZINA. COSA ASPETTA IL COSIDDETTO “GOVERNO DEL FARE” (NIENTE) A ELIMINARE ALMENO IL SUPERBOLLO?
In una lettera congiunta firmata dalle principali associazioni della filiera automotive (ANFIA per i produttori italiani, ANIASA per l’autonoleggio, Assilea per il leasing, Federauto per i concessionari, UNASCA per le agenzie e UNRAE per i costruttori esteri) si chiede a gran voce, e con tutta la disperazione del caso, di “Abolire la dannosa e controproducente sovrattassa sul bollo auto, nata nel 2011 per portare nelle casse dello Stato 168 milioni di euro, che ha prodotto una serie di effetti perversi che stanno penalizzando l’Erario, il mercato dell’auto e il suo indotto”.
I FATTI
Nel luglio 2011 il Governo Monti (succeduto al Governo Berlusconi) aveva introdotto una nuova addizionale erariale sul bollo auto, quantificata in 10 euro per ogni kW di potenza aggiuntiva oltre la soglia di 225 kW. La norma, con effetto retroattivo su tutto il 2011, nel 2012 è stata ulteriormente inasprita: 20 Euro per ogni kW aggiuntivo oltre 185 Kw (a mano a mano che la data di prima immatricolazione si allontana, la cifra cala sensibilmente).
GLI EFFETTI
Le associazioni firmatarie di questa disperata petizione fanno notare che, nelle previsioni del Governo, si sarebbero dovuti produrre 168 milioni di Euro di nuovi introiti.
In realtà l’effetto è stato opposto: nel 2012, tra minori entrate e mancato introito, si è generata una perdita complessiva pari a 140 milioni di euro.
LE CAUSE
Secondo gli studiosi del fenomeno, questo fiasco totale si è prodotto a causa di una serie di effetti scatenati dalla norma stessa:
– Drastica diminuzione delle immatricolazioni di auto con potenza superiore a 185 kW
– Boom di di falsi contratti di leasing all’estero (si possono riconoscere abilmente notando quanto siano aumentate le vetture con targa tedesca o della Repubblica Ceca) con formule di noleggio. Con questi contratti vengono completamente elusi: IVA, bollo, superbollo, IPT, addizionale provinciale dell’RCA, multe, redditometro, sequestro.
– Boom di radiazioni per esportazione. Le auto vengono radiate, reimmatricolate in altri Paesi ma continuano a circolare in Italia senza produrre più gettito
– Drastica diminuzione dei passaggi di proprietà (nel 2012 sono crollati del 37% rispetto al 2011).