La Safety Car festeggia i sui primi 50 anni | La celebrazione è incredibile
La Safety Car ha ufficialmente compiuto 50 anni e li ha festeggiati in grande stile durante il Gran Premio del Canada.
In Italia si chiama “macchina di sicurezza”, ma tutti la conoscono come safety car o pace car. In qualsiasi modo vogliate chiamarla, quest’anno la vettura speciale ha compiuto 50 anni e li ha celebrati dove tutto è iniziato: al Gran Premio del Canada.
La prima safety car infatti ha debuttato in Formula 1 nella stagione 1973 durante l’evento. La vettura si occupò di far rallentare le macchine in attesa che i commissari di percorso sgombrassero la pista dai detriti, e ha poi ricoperto quel ruolo fino ai giorni nostri.
L’idea di introdurla fu di Herber Linge, ex pilota di Porsche che riuscì a convincere la federazione F1 a introdurla per facilitare il ripristino della pista dopo gli incidenti. La prima safety car fu proprio una Porsche, la 914/6. Nelle prime stagioni la vettura aveva a bordo anche un medico, fungendo sia da auto di servizio che di soccorso.
Col passare degli anni le due cose vennero separate e venne istituita una vera e propria macchina medica per l’equipe di soccorso. Nel 1992 la safety car è stata introdotta in pianta stabile durante le corse.
Storia della safety car
Inizialmente la vettura cambiava a seconda del percorso e non era fissa; in seguito, principalmente per motivi commerciali, si decise di affidare l’auto a uno sponsor, così che fosse sempre riconoscibile. Nel 2000 la Federazione Internazionale dell’Automobile ha introdotto una serie di vetture standard e inizialmente il contratto di fornitura venne stipulato con la Mercedes-Benz.
Da allora il pilota ufficiale della safety car è stato Bernd Maylander, che lo è tuttora. A partire dalla stagione 2021, la vettura viene fornita anche dalla Aston Martin; si tratta, nello specifico, di una Aston Martin Vantage. All’inizio l’introduzione della safety car non fu proprio lineare: la vettura si posizionò a metà gruppo e non davanti, creando del caos tra i piloti e rendendo difficile l’assegnazione delle posizioni finali.
Il ruolo della vettura
Il nome “safety car”, cioè auto di “sicurezza”, sta proprio a sottolineare il fatto che viene usata in caso di necessità, quando i commissari di gara ne richiedono l’intervento per evitare di interrompere la competizione. Per indicare la permanenza dell’auto in pista, i commissari espongono un cartello con su scritto “SC” insieme a delle bandiere gialle ben visibili.
È l’auto stessa a segnalare la sua volontà di rientrare ai box, semplicemente spegnendo le luci. È poi il leader della gara ad avere la responsabilità di gestire la ripartenza della corsa, e quindi di dettare il ritmo di ripartenza. Tutti i piloti devono quindi evitare frenate o accelerazioni improvvise.