Il progetto del tipo 150S era stato varato dalla Maserati nel 1953 per produrre una vettura da corsa di piccola cilindrata che potesse solleticare l’interesse soprattutto del mercato americano.
Cosa, questa, invero, estremamente complessa. Per entrare nel mercato americano con successo, la Maserati avrebbe dovuto intraprendere un ritmo di produzione incompatibile con le dimensioni aziendali.
Ciononostante il progetto prese vita e, per l’appunto, rinunciando alla definizione di una versione GT.
L’organizzazione della produzione era così stabilita: telai prodotti dalla Gilco di Gilberto Colombo, carrozzerie commissionate alla Fiandri di Celestino Fiandri.
Senza le necessarie cure amorevoli della Casa Madre, la vita sportiva della Maserati 150 S fu caratterizzata da risultati molto altalenanti ma tutti caratterizzati da una grande forza combattiva opposta alle Porsche, alle EMW e alle “cugine” Osca.
Sul finire del 1957, mentre il progetto 150S era nella sua fase conclusiva dopo la produzione di circa 25 barchette, in via Ciro Menotti prese il via l’allestimento di una Spider stradale (con numero di telaio e motore sconosciuti) ottenuta dall’amalgama di elementi tra loro molto eterogenei.
Si trattava di un prototipo che avrebbe dovuto rispolverare l’iniziale opportunità di declinare il Tipo 150S anche in una più elegante e fruibile versione stradale.
Si partiva da un telaio modificato della 200S, con ponte posteriore della A6 GCS/53 e con frizione, cambio, sterzo e mozzi della A6G/54.
Il motore, il 4 cilindri bialbero di 1.500 cc fu adattato all’uso stradale con riduzione del rapporto di compressione e sistema di lubrificazione più semplice.
La carrozzeria fu affidata a Fantuzzi, magistrale interprete dello stile Maserati sulle barchette Sport. Questi, in verità, non aveva mai esercitato fino a quel momento il suo genio creativo su una Maserati stradale.
Ciononostante gli furono d’aiuto gli elementi architettonici appresi dalla vista dei vestiti di Zagato, Allemano e Frua sulla A6G/54.
Ne uscì uno spider dallo stile molto elegante e pulito, perfettamente in linea con lo spirito di una vettura del Tridente, apoteosi di eleganza e di sportività sugli stessi volumi.
Purtroppo la 150 GT Spyder nacque in un momento molto difficile per la Maserati. Il 1957, ultimo anno di militanza ufficiale nelle corse (seconda a fine stagione nel Campionato Mondiale Marche dietro alla Ferrari), fu un anno di forte ridimensionamento con concentrazione sui clienti privati sportivi e sulla stupenda 3500 GT carrozzata Touring.
La 150 GT Spider non fu deliberata per la produzione. Nè il prototipo trovò un cliente interessato a lei. L’unica fotografia di quel periodo giunta ai giorni nostri la ritrae accanto alla favolosa 350 S 12 cilindri n. 3503 (riservata a Jean Behra per la Mille Miglia del ’57 ma da lui stesso distrutta in prova).
Questo esemplare sarà protagonista il prossimo weekend del 18 e 19 gennaio 2013 a Scottsdale (Arizona) durante una prestigiosa asta di vetture da collezione organizzata dalla Casa d’Aste Gooding & Company.
[Photo credit: Mathieu Heurtault per Gooding & Co.]