Michael Schumacher: la telecamera sul casco scagionerebbe il pilota. Nessun fuori pista selvaggio ma un tremendo colpo di sfortuna
GUARDAMI MENTRE MI FACCIO MALE! IL VIDEO DELLA GOPRO MONTATO SUL CASCO DI MICHAEL SCHUMACHER PROVEREBBE CHE, NEL MOMENTO DELL’INCIDENTE, L’EX PILOTA NON STESSE FACENDO UN FUORI PISTA SELVAGGIO MA, SEMPLICEMENTE, ATTRAVERSANDO A BASSA VELOCITA’ UN’AREA DI NEVE FRESCA TRA DUE PISTE BATTUTE.
Secondo quanto comunicato dalla radio francese RMC e dal canale televisivo BFMTV, dalla visione delle riprese della telecamera montata sul casco del campione tedesco 45enne, parrebbe che Schumacher stesse sciando a velocità a velocità ridotta tra due piste battute, in una piccola area di neve fresca.
Le immagini della GoPro, al vaglio degli esperti della scientifica dell’Istituto di ricerche criminali della Gendarmeria Nazionale francese, dimostrerebbero che Schumi avrebbe “tagliato” il percorso battuto.
Il tedesco, dopo aver colpito una pietra nascosta dalla neve, sarebbe stato catapultato in avanti sbattendo la testa contro un altro masso poco visibile a causa della nevicata della notte appena trascorsa.
Queste ultime indiscrezioni sono in netto contrasto con le precedenti testimonianze, che parlavano di un “fuori pista” a velocità sostenuta.
Qualora venisse confermata quest’ultima ipotesi, questo significherebbe senza alcun dubbio una grana legale molto seria per la per l’impianto di Meribel.
L’avvocato Edouard Bourgin ha dichiarato al giornale francese Le Figaro che:” …Gli standard di sicurezza, come segni e marcature, erano inadeguati e non conformi alla normativa vigente“.
Il giornale tedesco Welt ha riportato che Meribel si è già messa in contatto con un avvocato esperto in materia sciistica.
Markus Wasmeier, ex sciatore alpino tedesco e medaglia d’oro olimpica (nel 1985 conquistò il titolo mondiale di slalom gigante ai Mondiali di Bormio) ha precisato che: “…cadute in quelle aree sono abbastanza comuni e, anche un professionista, può incorrere in una caduta sulle rocce”.
Sulla rivista Sport Bild continua dicendo che: “…il problema non è risolvibile a meno di assicurare con parapetti l’intero pendio“.
Secondo la rivista brasiliana Globo un testimone presente sulla scena del salvataggio di Schumacher ha affermato che i due versanti ai lati della zona rocciosa erano chiaramente segnalati con cartelli.