Uno studio condotto da ICCT in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Ambientale olandese TNO e il Centro per la Ricerca sull’Energia e l’Ambiente di Heidelberg, Germania (IFEU), ha analizzato i dati provenienti da siti web con dati forniti da privati, società di leasing, riviste auto e dal Club automobilistico svizzero TCS.
La differenza tra i valori ufficiali dichiarati di consumo di carburante degli ultimi modelli di auto e i consumi effettivi su strada si attesta intorno al 38% (era dell’8% circa nel 2001). Questo equivale a un +450 euro di media in più all’anno da spendere in carburante.
La maggiore differenza tra consumi dichiarati e consumi reali riguarda alcuni modelli di marchi tedeschi: Audi, Bmw e Mercedes. Non a caso nel 2009 la Germania introdusse una tassa di circolazione legata anche ai consumi.
Audi arrivebbe a una differenza tra dichiarato e reale pari al 50% per l’A6; Mercedes a un 45% per la nuova Classe E e Bmw a un 40% per la Serie 5.
L’DUH, associazione per la difesa per l’ambiente in Germania, ha dato inizio a una campagna contro i dati troppo spesso non veritieri forniti dalle Case automobilistiche.
Sarebbe opportuno che, come già avviene negli Stati Uniti d’America, sia sufficiente un 5% di differenza di quanto dichiarato per incorrere in sanzioni e correzioni dei dati ufficiali.
Attualmente in Germania, neanche un 50% di discrepanza dà l’avvio a procedure di verifica e controllo sanzionando laddove si dovessero riscontrare dati manipolati a favore dei produttori.