Il Motorshow di Bologna edizione 2013 non si svolgerà. GL Events, organizzatore dell’evento bolognese negli ultimi 6 anni, ha dovuto annunciare questa decisione in seguito alla amara constatazione che le adesioni erano troppo poche.
La grave crisi del mercato dell’auto in Italia, che dal 2007 a oggi ha determinato un crollo del settore pari al 50%, ha convinto molti a ritirare la propria partecipazione.
I problemi al salone bolognese non sono nuovi. Già nel 2009 l’evento fu ridotto da 7 a 5 giorni a causa della crisi e, progressivamente, i costruttori hanno progressivamente deciso di non aderire preferendo riservare i budget ad altri saloni internazionali con maggiore visibilità.
Nel 2011 su 0-100.it avevamo segnalato numerose defezioni. Al Motor Show 2012 (al quale non presero parte Citroen, Peugeot, Toyota, BMW-Mini, Chevrolet e Opel) hanno partecipato 400.000 visitatori, meno della metà rispetto al 2011.
Secondo alcuni pareri raccolti tra le aziende che normalmente espongono al Motor Show, i costi di partecipazione arrivavano ad aggirarsi intorno al milione di euro per stand, cifra analoga per prendere parti a eventi del calibro di Detroit, Ginevra, Parigi o Francoforte.
Il Motorshow, nato nel 1975, quest’anno avrebbe raggiunto la 38esima edizione ma già nelle premesse si sarebbe svolto in edizione molto ridotta. Per altro, non avrebbe ricevuto ll prestigioso riconoscimento OICA che l’avrebbe incluso tra i saloni motoristici di rilevanza internazionale.
Si chiude una porta ma si apre un portone. L’abbandono di Bologna come sede dell’unico salone dell’auto italiana crea la candidatura pressoché automatica di Milano, dove sono in corso i preparativi per l’Expo 2015.
Il nuovo, grande, polo fieristico di Rho potrebbe ospitare il Salone dell’Auto di Milano 2014, una rassegna di respiro internazionale di livello pari ai grandi appuntamenti annuali dell’automobile.