A pochi giorni dal Salone dell’Auto di Ginevra 2017 ecco le prime immagini della Alpine A110. La berlinetta francese svela – nello stesso tempo – anche il suo nome ufficiale e decide, così, di seguire al 90% la tradizione. Quel 10% rimanente si spiega con una diversa scelta nei riguardi del motore: la Alpine A110 2017, infatti, è equipaggiata con un’unità motrice posteriore-centrale, laddove la A110 del ’62 aveva un layout con propulsore posteriore “a sbalzo” (come la Porsche 911 e la Volkswagen Maggiolino, come le Fiat 500 e 600, come la Simca 1000).
Ancora non si conoscono nel dettaglio tutte le informazioni della nuova sportiva francese, che si scontrerà con Porsche Cayman, Alfa Romeo 4C, Nissan 370Z, Lotus Elise, Audi TT e Peugeot RCZ.
L’Alpine A110, presentata nel 1962 come evoluzione della Alpine A108, era basata su un telaio tubolare vestito con una carrozzeria in vetroresina (disegno di Giovanni Michelotti). Inizialmente equipaggiata con il 4 cilindri 1.1 della Renault R8, vide la cilindrata salire, progressivamente, a 1.3, 1.5 e 1.6 (quest’ultima poteva raggiungere 210 km/h).
La sua consacrazione come “pilastro” della storia dell’automobile avvenne nel 1973, anno del primo World Rally Championship: con 6 vittorie (tra cui il rally di Monte Carlo) la Alpine A110 conseguì la vittoria nel mondiale.
Fu prodotta anche in Messico (come Dinalpin) e in Bulgaria (Bulgaralpine). La Alpine A110 andò in pensione nel 1977, sostituita dalla più geometrica Alpine A310. Complessivamente sono stati prodotti 7.500 esemplari.