Nuova revisione auto, non la passa più nessuno: guardano lo storico dei malfunzionamenti | Prima di portarla parla con…
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Con le regole della nuova revisione molte auto non la passano più perché lo scanner legge anche lo storico dei malfunzionamenti.
Fare la revisione al proprio mezzo di trasporto a motore è un’operazione obbligatoria perché si controlla che tutto funzioni come dovrebbe e che il veicolo non sia troppo inquinante secondo gli standard odierni. Se durante un controllo le forze dell’ordine ti beccano con la vettura priva di revisione o scaduta da tempo, la multa non tarda ad arrivare ed è anche non indifferente.
Come ben sappiamo, da qualche anno a questa parte le norme del Codice della Strada stanno subendo diversi cambiamenti per cercare di aumentare la sicurezza stradale e diminuire gli incidenti più o meno gravi. Le modifiche alle regole riguardano non solo il comportamento da avere in strada ma anche i metodi con i quali eseguire i controlli obbligatori.
Adesso la revisione del veicolo è leggermente diversa ed anche molto più severa perché si va anche a controllare lo storico dei malfunzionamenti della nostra macchina. Prima di questa novità si poteva eludere la revisione riguardo alcuni dati come, ad esempio, il numero di chilometri percorsi ma ora è impossibile.
Questo perché si può controllare lo storico tramite la porta OBD utile ad arrivare a verificare i dati della centralina dell’auto. In questo modo è possibile analizzare il passato del mezzo e verificare che non ci siano dati errati o intoppi durante la revisione. Per poter eseguire questa nuova revisione 2.0 tramite la porta OBD è necessario un preciso strumento.
Una revisione che non fa prigionieri
Per eseguire una revisione che vada a controllare lo storico dei malfunzionamenti dell’auto tramite la porta OBD è necessario lo Scantool. Quest’ultimo, inserito nella porta OBD, serve a controllare il numero di chilometri percorsi dal veicolo che sta analizzando. Lo Scantool può controllare veicoli M1, M2 e N1 con massa non superiore alle 3,5 tonnellate.
Questo dispositivo elettrico viene utilizzato su veicoli immatricolati dopo il 1° settembre 2009 ed è in grado di studiare lo storico dei malfunzionamenti della macchina e verificare che i dati riportati sulla carta di circolazione siano effettivamente quelli corretti. Questa nuova revisione è molto più precisa e complicata da superare e, infatti, molti guidatori rimangono appiedati perché non riescono a passarla.
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Revisione killer
Prima ancora di portare l’auto a revisionare si dovrebbe chiedere al proprio meccanico di controllare accuratamente che tutto sia in perfetto stato, per evitare di incappare nello Scantool e di rimanere fregati ed appiedati. La revisione 2.0 non controlla soltanto il numero dei chilometri percorsi per verificare che il proprietario non stia mentendo a riguardo avendoli scalati prima.
Il nuovo dispositivo per la revisione riesce anche a controllare il numero di telaio memorizzato nella centralina e di scoprire tutti gli eventuali errori memorizzati e segnalati dalla spia motore. Se quest’ultima dovesse restare attiva, il tecnico deve verificare gli errori legati all’anomalia tramite la centralina e, di conseguenza, il mezzo non supera la revisione.