Officine Alfieri Maserati International Club: il raduno inaugurale
Lo scorso weekend il placido silenzio di Campagnola Emilia (in provincia di Reggio) è stato messo a dura prova dalle Maserati partecipanti al raduno inaugurale del neonato Officine Alfieri Maserati International Club.
A dispetto della pioggia, nel centro del paese si sono date appuntamento una Maserati 200S del 1956 (telaio 2402), una Maserati V5 “Ricostruzione autorizzata” del 1929 con motore 16 cilindri, una Osca Formula Junior, una Maserati A6 G54 Allemano, una Maserati Merak SS, due Maserati Ghibli SS, tre Maserati Quattroporte I serie carrozzeria Frua e una Maserati Coupé Trofeo.
Le outsider
Quello dei maseratisti del nuovo sodalizio è prima di tutto un gruppo di appassionati, che vede nel Tridente una specie di ragione di vita. Ma proprio per il comune slancio verso l’auto storica, non è il caso di fare i preziosi e trincerarsi in un inutile orgoglio di casta: il raduno ha quindi visto la partecipazione di una serie di automobili di altri marchi molto interessanti.
Tra le auto del Tridente ecco una Diatto 20 (non a caso: i fratelli Maserati, negli Anni 10 del ‘900 iniziarono l’attività eseguendo manutenzioni e preparazioni sulle Diatto), una Temperino 8/10 HP dei primi Anni 20, una BRM F1 V12 del 1968, due Bugatti Type 35 della fine degli Anni 20 e due rappresentanti del motorismo americano: una Cord e una Lincoln.
Convivialità e amicizia
Dopo un breve giro turistico nelle silenziose campagne circostanti (le più estreme si sono dovute accontentare della piazza principale), i radunisti si sono dati appuntamento a Villa Cottafavi, sede di un piccolo museo della carrozza, per cementare l’amicizia e vivere il nuovo “ritmo di gruppo” in compagnia degli straordinari sapori tipici dell’Emilia Romagna.
Sul finale, un ringraziamento del Presidente del club al “padrone di casa”, Gianni Torelli, uno dei maggiori restauratori d’auto storiche al mondo, che proprio a Campagnola Emilia ha la sua officina, che dirige con la moglie Silvana. Qui arrivano le auto più delicate e preziose dai quattro angoli del pianeta per essere restaurate, mantenute, messe a punto per una Mille Miglia.