Il debito netto dell’azienda è attualmente in una fase di “relativa” tranquillità. L’azienda sta cercando trovare un accordo con una cordata di banche (tra cui Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mediobanca e Banca Monte dei Paschi di Siena) per la ristrutturazione del debito, attualmente pari a 76 milioni di euro. Secondo alcune voci, questo accordo sarà raggiunto entro il mese di marzo ma questo significherà per la famiglia la rinuncia al controllo sul marchio.
Tuttavia, questo nuovo scenario potrebbe assicurare alla Pininfarina un rafforzamento della propria situazione e ripresentarsi sul mercato con nuove energie per continuare a esercitare l’attività. Nel 2008 le banche avevano accettato la “trasformazione” di un debito da 180 milioni di euro nella promessa, resa da parte della famiglia, di cedere parte della propria quota azionaria.
Ma fino a questo momento, non si sono verificate acquisizioni. Negli ultimi mesi si sono fatti i nomi di Bollorè, Magna e della cinese Chery per entrare nel capitale Pininfarina ma senza risultato. Andrea Pininfarina, nipote di Pinin Farina e figlio dell’ex senatore Sergio Pininfarina, ha perso la vita nel 2008 a causa di un incidente motociclistico.