Forse non esisterà mai una Porsche stradale più complessa della 959 (annunciata nell’1984, prodotta con tre anni di ritardo e venduta in perdita), o una più terrificante della Carrera GT. Queste Porsche “imperfette” esercitano oggi un fascino straordinario che spiega con forza suprema il violento desiderio della Casa di Stoccarda di voler essere primatista assoluta nella costruzione di un’automobile sportiva.
Ciò significa che la GT2 RS resterà sempre un brutto anatroccolo? E’ curioso, dopo tutto, che sia necessario costruire una GT2 RS laddove c’è la GT3 RS che rischia di spodestarne il ruolo di regina tra le 911. Dopo tutto, la GT2 RS, quale fascino esercita rispetto alla sua sorella con motore aspirato?
La GT2 RS non è, insomma, la “tempesta perfetta” ma è senza dubbio qualcosa che le si avvicina molto. Se la bestia oppone una potenza di 700 cavalli è chiaro che il lavoro di sviluppo è stato gigantesco per stare al passo di una McLaren 720S, della Lambo Huracan Performante, della Mercedes-AMG GT R (e della futura Ferrari 488 GTO).
Un’automobile che, dopo 64 anni, riesce ancora a essere sé stessa come nel momento della sua nascita (telaio a scocca portante, motore posteriore a sbalzo) ha già vinto.