Posto di blocco, non rispondere mai a questa domanda: è illegale | Rifiutati immediatamente
Se vieni fermato a un posto di blocco ci sono alcune cose che devi fare obbligatoriamente, ma attenzione perché per alcune devi rifiutarti.
C’è un tipo di incontro che si può fare mentre si è dietro al volante che non fa mai piacere, anche se poi si dovesse risolvere in un nulla di fatto e senza intoppi. Stiamo parlando del momento in cui veniamo fermati dalla polizia per un controllo: che si tratti di una formalità o di una perquisizione vera e propria, non è piacevole.
Questo perché l’automobilista può farsi prendere dalla fretta, dal nervosismo o dall’ansia di aver commesso qualche infrazioni senza esserne reso conto. Spesso i controlli di routine durano pochi minuti, ma se siamo in stato di preoccupazione o fastidio questi potrebbero prolungarsi inutilmente; ecco dunque come comportarsi in accordo ai tuoi diritti e doveri di cittadino.
Partiamo dal principio, ovvero da prima di essere effettivamente fermati dalla polizia. Quando vediamo una paletta che ci invita ad accostare, è nostro dovere acconsentire ed accostare al primo spiazzo disponibile che non sia di intralcio alla circolazione. Non siamo obbligati a scendere dall’auto se non invitati a farlo.
Da qui possono partire una serie di domande e richieste da parte degli agenti, ma è tutto legale? Nella prassi dei controlli da parte delle forze dell’ordine rientra sicuramente la richiesta di patente e libretto, che abbiamo il dovere di esibire. Se richiesto, dobbiamo aggiungere anche il certificato di assicurazione. Queste erano facili, ma cos’altro può accadere?
Generalità, perquisizioni ed alcol test
Entrambi dei protagonisti di questa vicenda, né il cittadino né l’agente, non sono tenuti a mostrare un documento d’identità (tranne la patente per l’automobilista, che è obbligatoria se si guida); all’agente basterà mostrare tesserino o placca di riconoscimento, mentre il cittadino potrà elencare a voce nome, cognome, data e luogo di nascita.
Un agente può disporre determinati controlli: può perquisire l’auto e l’automobilista sia per controllare che tutto sia a norma, sia per eventuali fondati sospetti di detenzione di qualcosa di illegale; allo stesso modo, un agente può imporre l’alcol test. Per entrambe queste cose, la non collaborazione del cittadino può portare al suo arresto.
Non devi rispondere a tutte le loro domande
Abbiamo visto come un controllo dia ampio spazio di manovra agli agenti di polizia per controllare minuziosamente che tutto sia in regola. C’è una cosa di cui invece abbiamo il diritto di rifiutare: rispondere a domande che non siano inerenti al motivo che ha portato al fermo del veicolo.
Questo è un aspetto fondamentale: se stiamo stati fermati per un controllo di routine, abbiamo il diritto di astenerci dal rispondere a domande che non siano inerenti con il controllo stesso. La nostra destinazione, le nostre attività e così via, tutte informazioni personali che possiamo tenere per noi. Ora nessun controllo potrà più spaventarci.