Puoi pagare pochissimo il carburante: trucchetto testato per risparmiare in estate | Fallo subito
Il rincaro dei carburanti torna a farsi sentire ed a pesare sulle tasche degli italiani, ma c’è un modo per limitare la spesa.
Ad oggi il prezzo dei carburanti è nuovamente in salita e c’è poco che possiamo fare per arginare il peso che questo avrà sulle nostre tasche. Da un anno e mezzo si combatte con la quotidiana spesa della ricarica di carburante che, nei momenti più critici del 2022 aveva superato di molto i 2 euro a litro. Dopo un intervento del governo per ammortizzare i prezzi e farli tornare a cifre abbordabili, il rincaro sta tornando a farsi sentire.
In questo momento, sebbene i prezzi non tocchino ancora le vette raggiunte l’anno scorso – e speriamo non le ritoccheranno mai – la spesa dei carburanti continua ad essere un problema per via delle vacanze. Agosto e settembre sono i mesi delle vacanze e sono in migliaia gli italiani che viaggiano in lungo ed in largo per la penisola per raggiungere le mete turistiche a bordo della propria auto.
Chilometri e chilometri percorsi da migliaia di automobilisti si traducono in una spesa sui carburanti immensa, amplificata dal suddetto rincaro. Si può dare un limite a questo dispendioso ed obbligatorio ammontare con un semplice trucco messo a nostra disposizione dal governo italiano, di nuovo ai ripari per tutelare i suoi cittadini.
Parliamo del confronto dei prezzi medi regionali, uno strumento reso obbligatorio nelle stazioni di servizio e disponibile ventiquattro ore su ventiquattro online. Vediamo dunque come sfruttarlo a nostro favore.
Il sito del MIMIT ci mostra i prezzi medi regionali
Il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy comprende un portale in cui è possibile confrontare i prezzi medi regionali per tutti i tipi di carburanti in maniera comoda e veloce. L’idea alla base è semplice: garantire agli automobilisti dei dati accertati, aggiornati e trasparenti per metterli nella posizione migliore possibile, consentendo a tutti di spendere meno.
Questo provvedimento ha preso effetto anche nelle stazioni di servizio fisiche, dato che i distributori sono obbligati ad esporre i prezzi medi regionali loro stessi, informando gli automobilisti di passaggio sulle differenze di prezzo di quel distributore rispetto alla media. Una scelta che ha fatto molto discutere i benzinai stessi ma che è pensata come tutela ed aiuto per i cittadini.
Prezzi medi: i numeri
La benzina al servito ha superato la tanto temuta cifra di 2 euro al litro nelle autostrade, dove è venduta a 2,018 euro al litro. Il gasolio servito è poco più basso, a 1,932 euro al litro. Più abbordabili le soluzioni self-service di GPL e metano, rispettivamente a 0,843 euro al litro e 1,528 euro al litro, comunque alti per questi tipi di carburante.
I prezzi medi fuori dalle autostrade sono ovviamente più bassi e vedono la benzina aggirarsi intorno ai 1,95 euro al litro a seconda della regione. Un prezzo comunque micidiale che andrà abbassato il prima possibile.