Siamo stati a Monza. Perché poiché la strada è una giungla, solo la pista è una landa desolata dove puoi andare a briglia sciolta. Qui molte insigni GT farebbero meglio a non mettere mai piede, pena figuracce cocenti e la vergogna sempiterna marchiata a fuoco sulle loro lamiere.
Il peso, qui, è la variabile che fa la differenza. Provate a portare una… o una… o una… e in un paio di giri tirati sarebbe per loro un momento trionfale: delusioni così terrificanti non sarebbero mai eguagliate.
No, davvero! Per pudicizia non le nomineremo onde non scalfire la loro spocchia e la loro orrenda presunzione.
Il piccolo brand inglese ha costruito per una vita barchette entusiasmanti e, ora, si è lanciata in programmi ambiziosi: l’importazione sui mercati dell’Estremo Oriente e negli Stati Uniti. E la produzione del suo primo modello coupé.
La Radical RXC è esteticamente orrenda, non certo avvenente come una Ferrari 250 GTO, una Aston Martin DB4 GT Zagato o un’Abarth OT Periscopio.
Eppure ti produce bave lunghe e consistenti come bolas. E’ funzione pura, il prodotto di uno studio aerodinamico eccelso per ottenere il massimo in termini di penetrazione aerodinamica e stabilità alle alte velocità.
Attualmente è in listino con un V6 3.7 EcoBoost fornito dalla Ford o un V6 3.5 biturbo.
Ma per 0-100.it non è abbastanza. E ci siamo infilati nell’angusto abitacolo di un prototipo di una versione con motore 8 cilindri, una vettura laboratorio che, probabilmente, non potrà mai “scendere” su strada ma sarà sempre e solo un’auto da pista.
Peso: intorno a 900 kg
Frenata: spaventosa con un normale impianto con dischi metallici baffati
Assetto: rigido e piatto come una tavola
Motore: sound straordinario, erogazione impetuosa ma progressiva
Sterzo: giudicate voi stessi dal video!
Prestazioni: raggiunti “cautelativamente” i 260 in rettilineo