Salon Privé 2017: presentata la ATS GT
ORGOGLIO ITALIANO. RITORNA UN MARCHIO STORICO DELL’AUTOMOBILISMO DI CASA NOSTRA. LA NUOVA ATS GT SI ISPIRA ALLA GT 2500 DI ALLEMANO DEL ’63 (DISEGNATA DA SCAGLIONE), FIGLIA DI UN BRAND NATO CON GRANDI POTENZIALITA’ E, INVECE, DURATO TROPPO POCO. OGGI, GRAZIE A MCLAREN (TELAIO, MOTORE, SOSPENSIONI) L’ATS TORNA ANCORA CON UNA BERLINETTA 8 CILINDRI A MOTORE CENTRALE. NE FARANNO SOLO 12.
La 12esima edizione di Salon Privé, Concorso d’Eleganza internazionale che si sta tenendo in questi giorni nella cornice di Blenheim Palace a a Woodstock nell’Oxfordshire ha tenuto a battesimo la presentazione della ATS GT, discendente della storica ATS 2500 del 1963.
Si tratta di un ritorno molto importante sulla scena: l’ATS, “Automobili Turismo e Sport”, ebbe vita molto breve (dal 1962 al 1965) ma le circostanze in cui nacque l’azienda (un nuovo avversario per la Ferrari, un’idea nata da persone non certo dotate del carisma e del background automobilistico del Drake), i personaggi che vi gravitarono intorno (su tutti il geniale progettista Carlo Chiti) e la stessa GT 2500 (prima GT a motore centrale della storia) costituiscono premesse fondamentali per il successo della “nuova” azienda.
CARATTERISTICHE
L’ATS GT ricalca fedelmente i concetti chiave che fecero della sua progenitrice un modello molto innovativo per il suo tempo: motore centrale, grande leggerezza, costruzione artigianale.
Sfruttando le straordinarie caratteristiche della meccanica McLaren (telaio monoscocca in fibra di carbonio, motore V8 3.8 biturbo) il team italiano alla guida della Nuova ATS, guidato da Daniele Maritan e dal Design Director Emanuele Bomboi, è stato possibile ridare nuova vita, secondo l’Italico stile, alla tipica berlinetta Gran Turismo con motore centrale.
La GT utilizza fibra di carbonio anche per la carrozzeria, modellata sulle forme della GT 2500 del ’63 e per gran parte degli interni, completamente ridisegnati dal Centro Stile ATS.
La potenza massima erogata dal propulsore è di 650 Cv a 7.250 giri, incrementabili a 700 a richiesta del cliente. Il motore è abbinato a trazione posteriore e cambio automatico a 7 marce. Le sospensioni, a doppi triangoli, sono equipaggiate con ammortizzatori a controllo elettronico. Non mancano differenziale autobloccante meccanico, freni con dischi in carboceramica (con ABS e ESP) e controllo di stabilità ESP. Il comportamento del propulsore (e il setup delle sospensioni) può essere gestito secondo tre configurazioni – Viaggio, Sport, Corsa.
ABITACOLO
Il cockpit della GT si presenta con le tipiche fattezze di un salottino sportivo automobilistico italiano: una certa raffinatezza in un’atmosfera di grande rigore stilistico. Utilizzando pelle e Alcantara, con molte parti di fibra di carbonio a vista, il dettame della vettura GT degli Anni 60 è assolutamente rispettato.
Si respira un’atmosfera classica ma non mancano rigorosi e sacrosanti toni “high-tech”: lo si coglie nella strumentazione (un sottile schermo TFT incorniciato da un telaietto in alluminio) e nello schermo touch screen centrale. Il tunnel centrale ospita, oltre a una serie di controlli, la leva per la gestione della trasmissione, di cui alcune parti sono state lasciate volutamente a vista (si notano sotto il tunnel stesso).
PRESTAZIONI E PRODUZIONE
La ATS GT dichiara un peso a secco di 1.300 kg e prestazioni, naturalmente, straordinarie: 0-100 in 3″, 0-200 in 9″9 e oltre 330 km/h di punta massima.
La ATS GT sarà prodotta in soli 12 esemplari, al prezzo di circa 1 milione di euro ciascuno. Ognuna è completamente configurabile per colore e materiali.