Dobbiamo ringraziare l’orologiaio inglese Daniel Quare se oggi possiamo sentire il tempo “cantare” a ogni nostra richiesta. Questi brevettò il meccanismo ripetizione minuti nel tardo 17esimo secolo prima dell’invenzione dell’elettricità. Con la sua ripetizione minuti, Quare scoprì come far segnare l’ora al suo orologio anche dopo il tramonto. Il primo orologio a ripetizione minuti da polso apparve nel tardo ‘800. Oggi questa affascinante complicazione è una delle costruzioni tecniche “classiche” più complesse e prestigiose dell’orologeria.
Per la creazione del modello presentato a Baselworld 2015, Breguet ha completamente rivisto le tradizionali regole di progettazione di una ripetizione minuti. Questa magnificenza tecnica è ospitata all’interno di una grande cassa da 44 mm di diametro. L’ora è visualizzata su un piccolo quadrante decentrato a ore 1:30. A ore 6 è posizionata la gabbia del tourbillon (con ponte superiore in titanio) e a ore 9 i martelletti della suoneria.
Il processo è innanzitutto iniziato dal suono che questa complicazione avrebbe dovuto produrre: i tecnici Breguet hanno valutato oltre 100.000 suoni, classificati in sotto-famiglie secondo criteri “psico-acustici” fino a ottenere le 2 tonalità giudicate perfette. La ripetizione minuti si aziona attraverso un pulsante a baionetta incastonato nella carrure a ore 11. La trasmissione dell’energia per il suo azionamento avviene dal bariletto al meccanismo di suoneria attraverso una catena.
Le molle sonore sono fissate a una lunetta sonora, avvitata sul telaio per mezzo di tre perni, che consentono alla lunetta stessa e al vetro di vibrare liberamente. I martelletti (dotati di ammortizzatore semi-attivo per evitare un rintocco supplementare dato dalle vibrazioni) colpiscono i timbri con un movimento verticale, un’assoluta novità per questo tipo di complicazione.
Sul fondo cassa è posizionata una membrana realizzata in oro. Questa provoca la vibrazione dell’aria imprigionata tra la membrana stessa e il fondo della cassa, creando una piccola cassa acustica che amplifica il suono dei rintocchi.
Per assicurare alla suoneria un tempo costante, è presente un regolatore magnetico: è costituito da una serie di contrappesi in argento, posizionati tra magneti e rallentati da campi magnetici. Una molla di richiamo consente di allontanare o avvicinare i magneti ai campi magnetici
La cassa è disponibile in oro bianco o rosa, ponti e la platina del movimento sono in titanio, metallo scelto per ragioni squisitamente acustiche.
Il movimento, il calibro 565DR, meccanico a carica automatica, presenta una massa oscillante decentrata. Offre un’autonomia di carica di 80 ore, indicata e ore 12.
All’interno di una cassa in platino da 44 mm Ulysse Nardin racchiude un esempio sublime di raffinatezza tecnica. Il quadrante, in granito delle Alpi svizzere, raffigura una scena dell’impresa di Annibale: il condottiero cartaginese, in viaggio attraverso le Alpi alla testa dell’esercito verso Roma, è raffigurato in sella a un elefante, affiancato da alcuni guerrieri. Tutte le figure sono in oro bianco cesellato.
Nascosto nelle “profondità” della cassa sta il movimento, il calibro UN-78 (circa 70 ore di riserva di carica), dotato di ripetizione minuti (Westminster Carillon Tourbillon Jaquemarts, Ripetizione Minuti, suono delle ore, quarti e minuti) e tourbillon. Per animare questa esaltante complicazione, l’Hannibal Minute Repeater ha quattro gong, ognuno con un tono differente (Mi-Do-Re-Sol). Tutti e quattro i gongs suonano in tre sequenze differenti per i quarti:
1 quarto: Mi-Do-Re-Sol
2 quarto: Mi-Do-Re-Sol/Sol-Re-Mi-Do
3 quarto: Mi-Do-Re-Sol/Sol-Re-Mi-Do/Mi-Do-Re-Sol
Ma non solo. La vera straordinaria differenza rispetto a una comune ripetizione minuti è sul quadrante. Le figure rappresentate, denominate Jaquemarts, eseguono movimenti sincronizzati con il suono dei gong. Essi si animano al trascorrere dei minuti, quarti e ore o in una combinazione di queste unità di tempo.
Edizione limitata a 30 esemplari.
Gli Speciali di 0-100.it: Baselworld 2015 |