Lo stand Dodge è un’esaltazione del concetto “America, grande Paese“. Distanziate tra loro come due fattorie poste a guardia dei sterminati campi di mai delle distese di masi nel Nebraska le vetture del listino Dodge (in Europa analizzato solo dai cultori) sembrano salutarsi da lontano in uno spazio tanto grande quanto povero di attrattive. Il marchio fondato nel 1900 a Auburn Hills, infatti, non presenta novità per il 2017. Meglio, allora, affidare il compito di calamitare l’attenzione alla ben nota filosofia del brand: Charger e Challenger, in versione SRT, celebrano il mito della “muscle car” made in USA, un insulto al portafogli in termini di consumo ma un trionfo della forza del tipico V8 americano dal suono sgraziato e rabbioso. A fianco il gigantesco pick-up RAM dimostra come un veicolo delle proporzioni di un camper possa ancora essere chiamato automobile.
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