Lo stand McLaren, molto affollato, accoglie la debuttante 650S, il modello che si posiziona sopra la MP4-12C e, inevitabilmente, le strappa di dosso tutta la sua importanza. Si tratta, come scritto su 0-100.it recentemente, di una strategia ben precisa e che si pone l’obbiettivo di ricavare lo spazio di mercato adatto al modello baby, la P13.
La 650S, con il muso della P1, appare molto “più McLaren” della MP4-12C. Ma non solo: se lo stile ha beneficiato di una complessa modifica che avvicina il prodotto al modello top di gamma, creando suggestione, anche l’allestimento è stato arricchito significativamente per rispondere ancora più precisamente alle esigenze di un cliente di questa fascia di prezzo.
Con il piantone dello sterzo regolabile elettricamente, impianto freni in carboceramica e interni più lussuosi (in un’ottica sportiva, s’intende) la McLaren 650S è come non mai una validissima alternativa alle titolatissime italiane (Ferrari 458 Speciale e Lamborghini Huracan).
Poco potrebbe importare, in quest’ottica, una potenza di 650 cavalli. L’importante è quello che la McLaren (marchio dal passato più sportivo ancorché stradale) riesce a simboleggiare.
Il suo DNA, del resto, è lo stesso della “clamorosa” P1 ibrida, un laboratorio con le ruote di un fascino incommentabile, che riconosci al 100% nella definizione che ne dà il costruttore: “l’auto da strada più vicina alla pista che esista“.
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