Non è mai esistita una Mini 5 porte. Fino ad oggi. Sembra che questo tabu, mai violato, abbia alla fine dovuto piegarsi alle esigenze del mercato e chi ha sempre lamentato che una Mini 3 porte ha posti posteriori troppo piccoli potrà, da oggi, tirare un sospiro di sollievo. Il prodotto più trendy del mercato automobilistico degli ultimi anni ha, così, una nuova identità. Non è una Mini famigliare ma, semplicemente, una Mini un po’ più lunga e con spazio posteriore in abbondanza (rispetto agli standard) ma nel totale rispetto dello stile Mini.
La Mini 5 porte lunga 398 cm, oltre 16 centimetri in più rispetto alla versione con 3 porte e, da un mero punto di vista strumentale, potrebbe diventare la più pesante concorrente dell’Audi A1 e di tutta quella schiera di vetture leggermente più piccole di una “Segmento C” che fino a oggi sono state preferite soprattutto per motivi di praticità.
Grazie al passo più lungo di 7,2 centimetri, i passeggeri posteriori, ora, hanno un vero spazio tutto per loro. E in bagagliaio ci sono 278 litri, 67 in più rispetto alla Mini 3 porte.
La Mini 5 porte sarà in listino nelle versioni Mini Cooper, Mini Cooper D, Mini Cooper S e Mini Cooper SD. Arriveranno, nel corso del 2015 anche le entry level Mini One e Mini One D.
La sua presenza al Salone di Parigi dopo la presentazione al Concorso d’Eleganza Villa d’Este testimonia che una vera decisione sul suo destino ancora non è stata presa. Differente anni luce dalla Mini Roadster, la Mini Superleggera reca, innanzitutto, la firma di uno dei carrozzieri italiani più famosi e uno stile incomparabile. E non si dimentichi la motorizzazione elettrica.
Se entrasse in listino, ha detto recentemente Peter Schwarzenbauer di BMW, potrebbe avere un ipotetico prezzo di 35.000 euro.
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