La versione nata dall’incontro tra la Veyron Grand Sport e la Veyron Super Sport, è stata presentata lo scorso marzo al Salone di Ginevra.
Auto fantastica, “summa tecnologica” del meglio oggi possibile sul mercato, auto iper tecnologica, iper veloce, iper pratica, 1.200 Cv, 1.500 Nm, 0-100 in 2″6, oltre 410 km/h…
MA…
Lo “sforzo” tecnologico per tenere in strada una bestia da 2 tonnellate e con un motore 16 cilindri con 4 turbo, cambio doppia frizione con 7 marce e trazione integrale è immane.
La Veyron, auto da ben oltre 1.2 milioni di euro di prezzo (personalizzazioni escluse) è stata prodotta in 300 esemplari, cosa che non aiuta a valorizzarla sul piano della rarità e della “rivalutazione” dell’investimento. Cosa ben diversa rispetto a sole 3 Bugatti Type 57 Atlantic o 6 Bugatti Type 41 Royale.
Considerando, poi, l’elettronica in gioco per muovere quest’auto la domanda è scontata: con la velocissima evoluzione tecnologica in atto, che riguarda supporti, dispositivi, cervelli elettronici… che ne sarà della componentistica su cui è basata la Veyron? Tra 50 anni, probabilmente, molti dei componenti di cui è fatta non esisteranno più, superati da chissà quali tecnologie.
E forse, l’unico posto in cui potrà stare una Veyron sarà il salotto di casa perché non sarà nemmeno possibile metterla in moto…