La Maison Tag Heuer, marchio fondato nel 1860 da Edouard Heuer a Saint-Imier, nello Jura, oggi di proprietà di Lvmh, ha recentemente presentato il calibro 1969, il secondo movimento cronografico meccanico integrato di manifattura.
Costato 2 anni di lavoro e un investimento di 20 milioni di franchi (circa 16.2 milioni di euro), prende il nome dall’anno in cui Jack Heuer, pronipote del fondatore e attuale presidente onorario in carica, ha ideato il Calibre 11, il primo movimento cronografico automatico al mondo.
Il calibro 1969, costituito da 233 componenti e sottile 6,5 mm, mostra un innesto verticale, oscilla a 28.800 alternanze l’ora, dichiara una differenza di tempo dopo 24 ore di funzionamento di 4-6 secondi e un’autonomia di carica di 70 ore.
Grazie a questo nuovo movimento, la capacità produttiva del brand raddoppierà superando le 50mila unità nel 2013 arrivando a quota 100mila nel 2016 “incoronando” Tag Heuer primo produttore di cronografi dell’industria orologiera svizzera oltre a restare uno dei pochi in grado di realizzare in autonomia la maggior parte dei componenti.
Prevedendo un +20% delle vendite nel 2013, questo novembre è stata inaugurato a Chevenez il quarto stabilimento di manifattura andandosi ad aggiungere a quello centrale di La Chaux de Fonds e a quelli di Cortech e Tramelan.
A Chevenez e a La Chaux de Fonds saranno prodotti il calibro 1887 e il nuovo calibro 1969.
Per quanto concerne la rete retail mondiale, nel 2014 raggiungerà i 200 monomarca mentre, tra 3-5 anni, dovrebbe arrivare a quota 250.