La Renault Captur ha un ruolo fondamentale nel settore dei crossover medio-piccoli, dove la battaglia è senza esclusione di colpi. La Clio “rialzata” ha uno stile interessante e personale, al quale la Casa ha abbinato un piccolo motore 1.2 con 120 Cv e 190 Nm di coppia massima, abbinato a una trasmissione a doppia frizione con 6 rapporti. La Captur è una vettura studiata per la città (posizione rialzata, dimensioni compatte – 420 cm – sterzo molto morbido, sedile posteriore con movimento longitudinale) ma con questo motore siamo andati in viaggio, specialmente in montagna, per studiarne il comportamento in salita e in curva.
Il bianco Crema dell’esemplare in prova, in abbinamento a “greenhouse” (montanti e tetto) di colore nero accentua l’eleganza, decisamente più sobria rispetto al più vistoso arancione. Quella della Captur è una carrozzeria tutto sommato, semplice, molto funzionale e priva di inutili decori che ti costringerebbero a una lunga analisi per giungere a una conclusione.
In quella forma da uovo di Pasqua Renault è riuscita a ritagliarsi un suo spazio e dare titolarità a un design ormai standard per questo segmento. Utilizzando il family feeling dei modelli di famiglia, Renault caratterizza in modo perfetto il frontale: lo schema con grande losanga al centro, fari sfuggenti (e piccoli nel caso della Captur), uniti da una presa d’aria a inconfondibile forma di boomerang è perfettamente riconoscibile. Il musetto è piccolo, avvolgente sia in senso verticale, sia orizzontale. i designer Renault non hanno applicato due fari di profondità tondi altrimenti la somiglianza con l’Alpine sarebbe stata eccessiva (o forse subliminalmente “positiva”?). Però, studiando quelle forme, è facile “arrivarci”. Sull’allestimento dell’esemplare in prova, alto di gamma, i creativi del brand hanno dato un ulteriore senso di pienezza all’anteriore con le due cornici cromate inferiori che circondano i fari di profondità, ai lati della seconda presa d’aria, che servono a dare volume alla parte più bassa del musetto e, in definitiva, una sensazione di un design più elaborato e “ragionato”.
Osservando la fiancata NON si coglie una “pesante” presenza scenica dei tipici parafanghi rialzati e irrobustiti da vistose superfici in plastica. L’attenzione è, invece, per l’andamento complessivamente crescente della fiancata, suggerito dalla posizione delle maniglie porta e dell’elemento stilistico inferiore con una vistosa parte in plastica nera con lama cromata.
La forma del posteriore, infine, è piccola e raccolta, con il piccolo lunotto di forma ellittica, dotato di spoiler, idealmente ripreso nella foggia delle luci, piuttosto piccole e con un design molto semplice.
L’elettronica e i servizi di bordo sono in costante aumento. Un continuo miglioramento per le opportunità di “integrazione” tra l’uomo, la macchina, e il mondo esterno. Ma questo esige che tutto questo ben-di-Dio sia facilmente utilizzabile, con il minor numero di pulsanti possibili. Sulla Captur, quindi, piace l’atmosfera “user friendly” dell’abitacolo: al centro della plancia lo schermo del sistema multimediale R-Link e, sotto, la piccola plancetta del climatizzatore. Si comanda tutto da qui con l’aggiunta del piccolo telecomando “infulcrato” nel piantone dello sterzo (il che riduce al minimo i pulsanti sulle razze). Oltre al navigatore satellitare, computer di bordo, gestione della connessione Bluetooth e al sistema audio, l’R-Link visualizza anche il livello di qualità dell’aria. In posizione invero alquanto defilata, dietro la leva del cambio, Renault ha sistemato il pulsante a bilanciere che attiva il cruise control o il limitatore di velocità.
I sedili hanno una seduta complessivamente rigida ma confortevole, ampia e tutt’altro che sportiva. I rivestimenti sono facilmente sfoderabili agendo sulle cerniere dotate di “zip” che permette di procedere al pratico lavaggio. Le plastiche interne appaiono troppo “rigide” e semplicistiche,
Lo spazio tra sedili posteriori e baule e modulabile grazie alla modulazione della lunghezza del piano di seduta, che consente di aumentare lo spazio del vano bagagli. Per accedere a questo bisogna “superare” l’ostacolo una volta alzato il portellone.
Il piccolo “motorino” 1.2 turbo ha grinta da vendere ma, soprattutto, convince sul piano dell’economicità. Il minuto 4 cilindri risponde in modo convincente a quell’esigenza di “noi” automobilisti moderni che, se abbiamo in garage una seconda o terza macchina di un certo “peso” oppure chiediamo al mercato qualcosa di personale e distintivo, desideriamo da un’auto come la Captur il “servigio” impossibile: prestazioni e consumi contenuti.
Sul piano dell’immagine e della personalità la Captur c’è: moderna, individualista, con personalità. In ambito prestazioni, per un propulsore da 1,2 litri mette sul piatto 120 Cv. E’ un motore frizzante e con uno scatto tutto sommato interessante: lo 0-100 in circa 11″ appare un tempo elevato ma, in fondo, non deve deludere le aspettative: ha un buono spunto e, soprattutto, una buona capacità di ripresa: ha coppia, 190 Nm già da 2.000 giri.
Solo il cambio a doppia frizione EDC nella guida più “divertente” e dinamica, accusa una certa lentezza di gestione rispetto allo stile di guida. Non dispone, per altro, di paddle sul volante, cosa che obbliga a staccare le mani dal volante se volesse essere utilizzato in modalità manuale.
L’assetto è buono, un compromesso soddisfacente se finalizzato alla destinazione della Captur, cioè una guida tutt’altro che sportiva. I 420 cm della sua lunghezza complessiva sono premianti con riferimento alla praticità e al comfort dinamico globale: in città agile e pratica grazie alla posizione rialzata, allo sterzo molto leggero e al motore pronto. In autostrada confortevole grazie alla silenziosità di marcia anche se l’assetto evidenzia una certa rigidità e lo sterzo è particolarmente morbido. Sul misto veloce invece ha un rollio sorprendentemente interessante e una buona tenuta di strada, senza fenomeni eccessivi di sottosterzo, grazie a pneumatici da 205/55 su cerchio da 17″. Un plauso va infine alla frenata, potente e resistente alla fatica.
Il consumo medio del test di 0-100.it è stato “sincero”: abbiamo percorso soprattutto strade di montagna e realizzato, dopo quasi 1.000 chilometri di test, un consumo medio pari a 8 litri per 100 chilometri. Decisamente una buona prestazione. Nel consumo medio cittadino abbiamo registrato 9,8 l/100 km. A 90 km/h, invece, il consumo è di 5,5 l/100 km, un dato molto interessante. A 120 km/h, infine, abbiamo registrato 7,4 l/100 km.
C’è chi conserva una predilezione per i motori a benzina e scetticismo verso i propulsori a gasolio. La Captur 1.2 TCe, il lato piccolo-sportivo della piccola crossover secondo Renault, è una vettura da considerare con attenzione.
Se dovessimo valutarla noi vorremmo: sedili più sportivi, cambio EDC con tasto “Sport” e paddle sul volante. La Renault Captur 1.2 TCe con cambio EDC costa 21.350 euro.
[vc_tta_tabs active_section=”1″ title=”Scheda Prodotto”]
[vc_tta_section title=”Album fotografico” tab_id=”1aTBnwOpost”]
[/vc_tta_section]
[vc_tta_section title=”Dati tecnici” tab_id=”2aTBnwOpost”]
MOTORE | anteriore, trasversale, 4 cilindri in linea, turbocompressore |
cilindrata | 1.177 cc |
Alimentazione | Iniezione elettronica multipoint |
Distribuzione | Bialbero a camme in testa, 16 valvole |
Potenza | 120 Cv a 4.900 giri |
Coppia | 190 Nm da 2.000 giri |
CORPO VETTURA | |
Sospensioni ant. | Tipo McPherson |
Sospensioni post. | Ponte torcente |
Sterzo | Cremagliera con servosterzo |
Pneumatici | 205/55 R17 |
Impianto freni | 4 dischi, ABS |
TRASMISSIONE | |
Trazione | Anteriore |
Cambio | Automatico doppia frizione a 6 marce + RM |
DIMENSIONI E PESI | |
Dimensioni | Lunghezza 412 cm, larghezza 178 cm, altezza 157 cm, passo 261 cm |
Volume baule | 350 – 1.388 dmc |
Peso a secco | – |
Serbatoio | 45 litri |
PRESTAZIONI | |
0-100 km/h | 10″9 |
Velocità max. | 192 km/h |
Consumo | Urbano 7 l/100 km, extra-urbano 4,7 l/100 km, misto 5,5 l/100 km. |
Emissioni | 125 g/km di Co2 |
[/vc_tta_section]
[vc_tta_section title=”L’esemplare in prova” tab_id=”3aTBnwOpost”]
ALLESTIMENTO DI SERIE
ACCESSORI A RICHIESTA
[/vc_tta_section]
[vc_tta_section title=”Consumi Rilevati” tab_id=”4aTBnwOpost”]
Percorrenza complessiva del test: 935 chilometri
Consumo medio urbano: 9,8 l/100 km
Consumo medio 90 km/h: 5,5 l/100 km
Consumo medio 120 km/h: 7,4 l/100 km
Consumo medio complessivo: 8 l/100 km
(dati rilevati dal computer di bordo)
[/vc_tta_section]
[/vc_tta_tabs]