UnipolMove, semaforo rosso | Utenti bloccati al casello: “Stiamo ricevendo delle sassate da Autostrade”
Continuano le lamentele degli utenti che si ritrovano col semaforo rosso ai caselli e con delle multe pesantissime dopo settimane.
UnipolMove non smette mai di stupire. Lo ha fatto sin dall’inizio, quando tutti esultavano per l’arrivo di una valida alternativa a quelli che erano i servizi monopolizzati fino a quel momento. Tanti automobilisti, infatti, decisero, due anni or sono, di scappare via e sposare la nuova causa con la speranza di qualcosa di migliore.
Invece, purtroppo, si stanno ritrovando con innumerevoli problemi da risolvere e con le mancate risposte a questi ultimi da parte del servizio assistenza. Il tutto ha avuto inizio sin da subito, quando molti automobilisti lamentavano il fatto che venissero addebitati costi per passaggi ai caselli autostradali fantasma.
In pratica, avevano la macchina in garage o sotto casa, ma gli addebiti venivano notificati di continuo sull’App. Altra problematica, ben conosciuta, è quella relativa ai parcheggi in città e all’interno delle aree di sosta degli aeroporti. Il copione, però, è sempre lo stesso. Arrivano addebiti per soste non fruite e quando ci si ritrova in centro o all’aeroporto, i costi lievitano a dismisura.
Alcuni hanno visto addebitarsi oltre 100€ per parcheggi non fruiti. Il tutto, poi, è condito da un servizio di assistenza clienti latitante. Qualsiasi segnalazione fatta tramite mail o al telefono non vede seguito. Possono passare settimane prima di avere notizie ed a volte, in alcuni casi, è trascorso anche un mese. Ora, però, è stato evidenziato un nuovo problema che riguarda i caselli autostradali.
Dispositivi non rilevati e multe al passaggio
Possiamo dire che si sta andando di male in peggio e quando si parla di UnipolMove sono tantissimi gli utenti che hanno da recriminare. Di problemi ce ne sono tanti e, purtroppo, duole dirlo, l’azienda non fa nulla affinché questi possano essere risolti nel più breve tempo possibile. Anzi, in alcuni casi, le richieste di aiuto degli utenti risultano inevase.
Un utente, poi, ha da poco segnalato che il suo dispositivo non viene letto al casello autostradale ed il semaforo diventa rosso ad ogni passaggio. Ciò porta ad avere conseguenze disastrose sulle finanze del povero malcapitato che, una volta contattato il centro assistenza, viene catapultato in un mondo surreale. Inizia lo scaricabarile tra il servizio clienti e le agenzie sul territorio. Intanto, però, gli addebiti di Autostrade continuano a fioccare.
Siamo alla frutta: “Sto combattendo contro i mulini a vento”
L’utente in questione ha voluto far sentire la propria voce, lamentandosi dei disservizi all’interno del gruppo facebook dedicato proprio al servizio UnipolMove. Questo è ciò che ha condiviso: “Il dispositivo non viene letto al casello nel modo corretto Da quando son passata ad UnipolMove al casello di uscita mi blocco. Il dispositivo non viene rilevato e il semaforo diventa rosso. Ho ricevuto una sfilza di addebiti da Autostrade da gestire e regolare in quanto non veniva letto il casello di ingresso o uscita. Servizio assistenza rimanda alle agenzie del territorio per la sostituzione, le agenzie dicono che se non ho fatto il contratto da loro, non possono sostituirlo. Ho già scritto e telefonato 2 volte all’assistenza e mi ripetono la stessa cosa: devo andare all’agenzia o segnalare tramite ticket che l’agenzia non ha voluto sostituirlo…. Risposta dell’assistenza: recarsi in agenzia per la sostituzione! Una lotta contro i mulini a vento!”.
Insomma, continuano le peripezie per gli automobilisti italiani che hanno scelto UnipolMove per i loro spostamenti in autostrada e per le soste in città. L’assistenza, da tempo latitante, sostiene, adesso, che ci sono alcuni compiti che non rientrano tra quelli proprie e che, pertanto, bisogna affidarsi alle Agenzie sul territorio. Queste, di tutta risposta, sostengono che non possono operare nel caso in cui il contratto non è stato sottoscritto in loco. Insomma, in questo tira e molla, in questo marasma infernale, chi ne paga le spese, sono sempre i cittadini.