In occasione del Gran Premio di Monza l’Alfa Romeo celebra il Ferrari Racing Team con un’iniziativa particolare: la squadra dei piloti Ferrari di Formula 1 Sebastian Vettel, Kimi Räikkönen e Antonio Giovinazzi si sono ritrovati sulla pista di prova di Balocco per mettere alla frusta l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.
La berlina del Biscione, che ha piazzato un possente 7’32” al Nurburgring – ricordiamo – è equipaggiata con un V8 2.9 biturbo di derivazione Ferrari. Fornisce 510 Cv e 600 Nm di coppia, per una velocità massima di 307 km/h con uno 0-100 in 3″9.
C’è un legame strettissimo tra Alfa Romeo e Ferrari. Molto più stretto di quanto si possa immaginare. E con radici e trascorsi storici straordinari. Al di là delle “divisioni” e delle differenze create dal Marketing, indispensabili per non creare confusioni nell’ambito della percezione dei marchi di FCA Group, l’Alfa Romeo divenne un mito dell’automobilismo sportivo proprio grazie a Enzo Ferrari.
Il Drake fece diventare grande l’Alfa Romeo sin dagli Anni 20: innanzitutto come pilota. Due dati lo ricordano:
Successivamente come team manager. Nel novembre 1929, infatti, fondò a Bologna la Scuderia Ferrari, il team privato delle Alfa Romeo ufficiali da corsa. Con le 6C 1750 GS Zagato, le 8C 2300 “Corto” Spider Zagato, 8C 2300/2600 Monza Spider (Zagato e Brianza), 8C 2900A “Botticella”, 8C Corsa e Tipo B ha vinto pressoché tutte le gare più importanti dal 1930 al 1937 (Mille Miglia, Grand Prix di Monza, Grand Prix del Nurburgring, 24 Ore di Spa…) grazie ai migliori piloti del tempo (Tazio Nuvolari, Achille Varzi, Piero Taruffi, Giuseppe Campari, Antonio Brivio, Carlo Pintacuda…) contro Bugatti, Maserati, Lancia e i panzer tedeschi Auto Union e Mercedes.